Il Tour saluta i Pirenei con Julien Alaphilippe ancora in maglia gialla ma si prepara ad un’ultima settimana, dopo il riposo di domani, dal pronostico tutto aperto, con almeno sei corridori ancora in corsa per trionfare a Parigi. Tra loro, il più in forma sembra un altro francese Thibaut Pinot.
Dopo aver domato ieri il Tourmalet, oggi il portacolori della Groupama-Fdj ha confermato di essere il possibile candidato al successo finale con un grande finale di 15/a tappa, che gli ha permesso di conquistare il secondo posto dietro al vincitore solitario, il britannico Simon Yates. La salita verso Prat d’Albis, inoltre, ha messo per la prima volta in crisi Alaphilippe, che non è riuscito a tenere il passo dei più agili come aveva fatto anche ieri e ha perso secondi preziosi su quasi tutti gli inseguitori.
La 15/a tappa era preannunciata come una sorta di spartiacque dell’edizione 2019 della Grande Boucle: aspra, lunga e ancora più insidiosa dopo le fatiche della crono di Pau e gli strazi del Tourmalet. La salita a Prat d’Albis in sè non è di quelle spaccagambe, ma dopo altri due Gpm ricchi di azioni d’attacco e iniziative solitarie, i quasi 12 chilometri con pendenza media del 7% hanno preteso le loro vittime. Yates, protagonista della fuga di giornata, è riuscito a difendere il suo vantaggio e a portare a casa la seconda vittoria dopo quella di giovedì scorso a Bagneres de Bigorre.
Mikel Landa, anche lui tra i più attivi, si è un pò 'piantato' e non è riuscito a difendersi dalla poderosa rimonta di Pinot, il quale ad un certo punto ha lasciato il gruppetto con la maglia gialla e con continui cambi di ritmo ha lanciato un nuovo segnale a tutti i naviganti. Per la prima volta, Alaphilippe non è riuscito ad avere il pieno controllo. Lasciato andate Pinot, negli ultimi strappi ha dovuto subire anche l’affondo di Geraint Thomas, che forse troppo tardi ha sentito l’odore del sangue. Anche Steven Kruijswijk e Alejandro Valverde hanno guadagnato qualcosa sulla maglia gialla. La nuova classifica generale la dice tutta su quel che potrà accadere da martedì a domenica. Alaphilippe ha ancora 1'35" di vantaggio su Thomas, 1'47" su Kruijswijk, 2'12" su Pinot, 2'24" su Egan Bernal e 2'36" su Emanuel Buchman.
Distacchi davvero ridotti in vista delle prossime tappe alpine, che saranno veri e propri campi di battaglia. Anche Landa, Valverde, Jakob Fuglsang e Rigoberto Uran, tutti tra i 4' e i 5' dal leader, possono ancora sognare. Il riposo di domani, seguito da una tappa per velocisti come quella di Nimes di martedì, servirà ad Alaphilippe a recuperare le forze e agli altri a mettere in atto le strategie d’attacco. Se ne vedranno delle belle.
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