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Il primo derby d'Italia va alla Juventus: Inter battuta ai rigori

La Juventus di Sarri riparte dalle certezze Cristiano Ronaldo e Buffon, l’Inter di Conte da un deciso passo avanti nel progetto. E’ il messaggio che esce dal primo derby d’Italia della stagione, giocato in casa Suning a Nanchino (Cina) e vinto dai bianconeri ai rigori per 4-3 dopo l'1-1 al termine dei supplementari.

Una sfida in cui a dominare sono stati il caldo e l’afa cinese, ma non sono mancate tuttavia alcune indicazioni per i due tecnici, con le squadre che si sono divise un tempo per ciascuna. Il risultato ha premiato Sarri, seppur soltanto ai rigori dove si è rivisto un Buffon in grande forma, capace di neutralizzare ben tre tiri dal dischetto (errori di Ranocchia, Longo e Borja Valero, mentre per la Juve hanno sbagliato Rabiot e Bernardeschi), regalando il successo ai bianconeri.

Una prestazione di livello, ma le gerarchie in porta non cambiano. "Buffon è stato strepitoso, è un combattente nato. Sarà tenuto in forte considerazione, ma siamo stati chiari fin da subito: il titolare è Szczesny", ha spiegato il tecnico. Sarri si gode così Buffon e anche Cristiano Ronaldo (suo il pareggio nella ripresa su punizione deviata), ma segnali delle sue idee se ne sono viste poche, quantomeno nel primo tempo. Meglio invece la seconda frazione, in cui la Juve è salita di colpi.

Il vantaggio nerazzurro è arrivato al 10' su autorete di De Ligt, all’esordio da titolare, ma non è quello l’errore secondo Sarri. «Non ha responsabilità sul gol. Siamo partiti sotto ritmo e poi abbiamo giocato meglio nel secondo tempo - la sua analisi -. Su questo bisogna migliorare, bisogna difendere in avanti». Il tecnico poi fa mea culpa: «Oggi era difficile tra caldo e terreno di gioco, inoltre ho fatto un errore io facendo fare un allenamento stamani a una temperatura mostruosa. Forse lo abbiamo pagato».

Dall’altra parte, Conte può godersi una squadra in crescita, che finché le gambe hanno tenuto è stata capace di mostrare quello che potrà fare: pressione altissima, difesa, contropiede ma anche qualche buona idea in mezzo al campo. Manca la finalizzazione, nonostante un discreto Perisic in versione attaccante, e una mano in tal senso per il tecnico potrà arrivare solo dal mercato, tra Lukaku e Dzeko. «Ci sono stati dei miglioramenti - ha spiegato Conte a Inter Tv -. Si intravede un’identità, ma ora testa bassa e pedalare, c'è tanto lavoro da fare». Anche perché a Conte non va giù la sconfitta, nemmeno in amichevole. «Perdere ci deve portare sempre a rosicare, anche se rigori in amichevole. Dobbiamo avere tutti questo sentimento, se lo abbiamo significa che si inizia a costruire qualcosa di importante», ha concluso Conte.

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