Il gol più bello? «Difficile scegliere, visto che ne ho fatti circa 700 in carriera ma se proprio devo allora opto per la risposta più semplice e dico che sarà il prossimo, perché per me tutti i gol sono importanti». È uno dei passaggi dell’intervista di Cristiano Ronaldo a soccer.com, in cui il fuoriclasse portoghese si racconta a tutto tondo.
Spiega che se non avesse fatto il calciatore avrebbe forse fatto «l'attore o forse il modello. Non so se ho talento per fare l’attore, ma penso che se uno crede in sè stesso e ci si dedica con tutto il cuore si possono raggiungere i risultati prefissati».
Da portoghese ovviamente dice che se c'è un giocatore con cui avrebbe voluto giocare questo è il connazionale Eusebio, «purtroppo non c'è più, ma resta uno dei simboli del Portogallo, una persona incredibile, un esempio per tutti noi, sarebbe stato bello giocare con lui in nazionale».
Cr7 spiega poi come è nata la sua esultanza, ormai un copyright conosciuto in ogni angolo del mondo: «L'ho fatta per la prima volta negli Stati Uniti durante un’amichevole giocata contro il Chelsea. In quella partita ho segnato, ho fatto un salto e ho urlato quel 'siiiuuù. Ai tifosi si vede che è piaciuta, perchè qualche giorno dopo mi fermavano e dicevano 'Cristiano, siiiuuu', ripetendo quel grido e così da allora ho deciso di continuare a farlo».
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