La Juventus perde 2-1 con l'Atletico Madrid nell’ultima partita dell’International Champions Cup. Decisiva alla Friends Arena di Stoccolma la doppietta di Joao Felix, che ruba la scena all’altro portoghese in campo, il più famoso Cristiano Ronaldo, e regala la vittoria alla squadra di Diego Simeone.
È Khedira a realizzare il momentaneo pareggio della Juventus, che deve ancora assimilare il nuovo gioco di Maurizio Sarri. I campioni d’Italia e gli spagnoli tornano a incrociare le armi a pochi mesi dalla doppia sfida Champions vinta dai bianconeri. Tutti aspettano Cristiano Ronaldo, acclamato dai 50mila spettatori sugli spalti, ma a fare il fenomeno è Joao Felix.
Nel confronto tra i due portoghesi, l’allievo supera il maestro: con la doppietta del primo tempo (24' e 33'), due tiri al volo, mister 126 milioni non fa rimpiangere per nulla Griezmann. Qualche colpa, però, ce l’ha la difesa bianconera, che non sembra avere ancora assimilato del tutto il 4-3-3 di mister Sarri.
De Ligt - meglio nella ripresa accanto a Bonucci che non nei primi 45' in coppia con Chiellini - si fa fregare due volte dall’ex Benfica, ma è tutto il reparto a fare fatica, anche quando deve uscire palla al piede. I bianconeri fanno invece meglio da metà campo in su, come dimostrano i sette calci d’angolo nei primi 20' di gioco e il pressing alto che porta al momentaneo pareggio di Khedira (29'), tra i titolari nonostante le indiscrezioni di mercato lo diano in partenza.
La reazione al raddoppio dei colchoneros è tutta in un tiro fuori misura di Higuain e nel nono corner conquistato prima dell’intervallo. La squadra di Simeone, che debutta tra una settimana nella Liga contro il Getafe, è inevitabilmente più avanti nella preparazione nonostante una rosa rinnovata in numerosi elementi. Ha invece ancora bisogno di tempo la Juventus, che tuttavia nel secondo tempo avrebbe meritato il pareggio.
I pali di Douglas Costa, dopo un solo minuto, e al 13' quello di Rabiot - il migliore tra i nuovi - tremano ancora. Più Juve che Atletico anche dopo la girandola dei cambi, che consentono a Sarri di dare spazio anche a Buffon in porta e a Dybala. L’argentino si rende pericoloso in tre occasioni, per nulla condizionato dalle voci di mercato secondo cui non rientrerebbe più nei piani della Juventus.
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