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Duck-hee Lee nella storia: primo tennista sordo a vincere un match Atp

Duck-hee Lee ha fatto la storia. Il tennista sudocoreano, sordo dalla nascita, ha vinto il suo primo match al livello ATP. Nel torneo 250 di Winston-Salem (North Carolina), il 21enne di Jecheon ha battuto in due set lo svizzero Henri Laaksonen (7-6, 6-1), cogliendo così il suo primo successo nel circuito.

«La gente mi prendeva in giro per la mia disabilità, mi dicevano che non avrei dovuto giocare, è stato davvero difficile, ma i miei amici e la mia famiglia mi hanno aiutato ad andare avanti, volevo mostrare a tutti che potevo farlo» ha detto commosso dopo la sua storica vittoria. «Il mio messaggio per i non udenti è quello di non scoraggiarsi: se si vuole, si può fare qualsiasi cosa» ha aggiunto il sudcoreano.

In passato Lee ha spiegato quanto possa essere complicato giocare una partita di tennis per un non udente: l’atleta non riesce a sentire le chiamate dei giudici di linea o gli aggiornamenti del punteggio dell’arbitro della sedia e deve quindi fare affidamento ai gesti per evitare confusione. Nel febbraio 2017 in una sfida di Coppa Davis contro l’Uzbekistan, continuò a giocare nonostante i giudici di linea avessero chiamato la palla fuori.

«Lee è fenomenale perchè ascoltare la palla, che produce un suono diverso a seconda che sia colpita piatta, in slice o in back o in top, fa parte integrante del processo di reazione» ha detto di lui l’americano Andy Roddick, ex numero 1 del mondo. Lee ha bisogno di mantenere un contatto visivo con il suo coach Chung-hyo Woo, che lo sta aiutando a scalare il ranking mondiale (ora si trova al 212esimo posto).

In campo c'è chi continua a parlargli: «Allora io mi indico l’orecchio, per far capire che sono sordo. Non voglio compassione. Nè essere trattato come un giocatore diverso. Sono un professionista del tennis. Punto». Contro ogni pronostico, Lee ha già conquistato otto titoli a livello Futures e ora è arrivata la sua prima vittoria ATP. Al secondo turno affronterà il polacco Hubert Hurkacz, numero 40 al mondo. Lee ha detto di voler avere «lo stesso atteggiamento» della partita con Laaksonen: «Farò del mio meglio e vediamo cosa succede».

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