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Calcio femminile, la ct Bertolini: "Obiettivo 100mila tesserate"

Milena Bertolini

L’obiettivo è crescere: passare da 23mila tesserate a 100mila e gli Europei, dopo i Mondiali, sono un’altra occasione per il calcio femminile. La ct delle Azzurre, Milena Bertolini, alla vigilia dell’incontro con Israele (domani pomeriggio nello stadio di Ramat Gan, primo passo per le qualificazioni al torneo continentale), parla della partita che «non sottovaluta» ma pensa anche al futuro dopo l'entusiasmo suscitato dalle sue atlete con il cammino in Francia.

«Il Mondiale - ha detto in conferenza stampa - è stato molto importante ma non è il punto di arrivo, bensì quello di partenza». Accanto a lei la capitana, Sara Gama, è dello stesso avviso: «Abbiamo avuto un’occasione e l’abbiamo sfruttata al meglio».

«La svolta - ha spiegato - c'è stata nel 2015 con l'ingresso dei grandi club nel calcio femminile, che ha avuto un grande impatto sulla preparazione e sulla vita delle atlete. Ora sono meglio allenate per arrivare in nazionale più preparate e la sinergia tra club Italia e i club professionistici ha creato tutto questo».

«Consiglio alle ragazze di fare quello che le appassiona. È la passione che ti fa superare gli ostacoli. Nella vita - ha aggiunto - non si conquista nulla facilmente. Specialmente per le donne. E specialmente le donne che giocano a calcio. Ma la strada è solo una: il lavoro».

Sull'incontro di domani con Israele, la ct ha detto che «come approccio tutte le partite sono da temere. Il calcio femminile israeliano sta crescendo, la squadra ha cambiato allenatore e sta provando a fare un gioco internazionale. Le sue giocatrici hanno fatto esperienze in campionati esteri. Ed io penso che la partita più importante sia sempre quella che si è sul punto di giocare. Domani e nelle prossime partite - ha insistito - bisogna provare a fare ancora meglio per dare sviluppo e far conoscere ancora di più il calcio femminile in Italia».

«Contro Israele ho giocato tanti anni fa con l’Under 19 - ha detto Gama - e credo che le cose siano molto cambiate. Fanno amichevoli sempre più importanti, e significa che dietro c'è una voglia di migliorarsi». Bertolini ha poi sottolineato che nel 'fenomeno Azzurre' «anche i media hanno investito tanto, come mai prima era successo. Credo che continueranno a investire perché le scelte che hanno fatto sono state vincenti. Tantissime donne, inviate donne. Persone di altissimo spessore ci hanno seguito e hanno fatto un grandissimo lavoro per far conoscere il calcio femminile, aiutati dalle prestazioni delle ragazze».

E non è un caso che domani allo Stadio di Ramat Gan non saranno in pochi gli italiani di Israele, a cominciare dall’ambasciatore, Gianluigi Benedetti, che sosterranno Italia: da tempo nelle chat e nelle email si chiamano gli appassionati a venire per tifare le Azzurre.

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