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Formula 1, festa Ferrari a Spa: prima vittoria per Leclerc, poi Hamilton e Bottas

Charles Leclerc non dimenticherà mai il 1 settembre 2019, giorno della sua prima vittoria in Formula 1 e del gran dolore per la scomparsa di un amico, il pilota francese Anthoine Hubert. La gioia è appannata ma è invece forte la consapevolezza di aver onorato al meglio il collega e di aver «coronato il sogno di bambino».

È giusto, quasi inevitabile, quindi che sia stato lui, il 'predestinato' a riportare la Ferrari al successo dopo una attesa di quasi un anno dominando il Gp del Belgio nel tempio della velocità di Spa. A Maranello si sperava in una doppietta dopo la prima fila in qualifica, ma l'andamento della gara ha obbligato al pit anticipato Sebastian Vettel per evitare sorprese, lasciando così alle Mercedes di Lewis Hamilton, molto minaccioso nel finale, e Valtteri Bottas gli altri posti del podio.

Vettel ha fatto la sua parte, 'sacrificandosi' per il compagno di squadra fino a lasciarlo passare per involarsi verso
la vittoria, in una sorta di ideale staffetta che, se non ora l'anno prossimo, porterà il monegasco ad assumere un ruolo
dominante in un team che vuol riassaporare al più presto la conquista di un Mondiale. Leclerc non ha sbagliato nulla nel fine settimana, dominando libere e qualifiche, e solo la sfortuna che lo ha un pò perseguitato finora poteva fare temere in una nuova delusione.

A 22 anni non ancora compiuti è invece diventato il pilota più giovane ad aver mai vinto al volante delle Rosse. Anche oggi ha gestito al meglio le gomme, almeno meglio di Vettel che ha avuto problemi fin sa subito, riuscendo a gestirle fino ai convulsi ultimi giri, con Hamilton arrembante che gli è arrivato quasi a ruota sul traguardo. «Senza Seb e senza quello che ha fatto sarebbe stato molto difficile tenere Lewis, andava troppo forte. Grazie a Seb per avere tenuto Lewis dietro qualche giro».

Il britannico - che comunque vola verso il sesto mondiale con 65 punti di vantaggio su Bottas - ha capito con chi avrà a che fare d’ora in poi, visto che la SF90 sembra aver ritrovato un equilibrio invidiabile, in più ad una sola settimana dallo a questo punto attesissimo Gp d’Italia a Monza. «Il prossimo weekend è importantissimo, per me e per tutto il team - ha commentato Leclerc -. Con quello che abbiamo, sulla carta pensiamo che sia una pista positiva per noi, quindi speriamo di avere un buon risultato».

«Sono contento per Charles, per la squadra e i tifosi. È stata una gara lunga, difficile e dura, abbiamo sofferto anche al muretto ma l'importante era portarla a casa. È una vittoria che fa bene al morale», ha dichiarato Binotto, che ha gustato la prima vittoria sotto la sua gestione. La gara di Spa ha invece visto riemergere il lato peggiore di Max Verstappen, che alla prima curva ha pensato bene di speronare Kimi Raikkonen, partito meglio al suo fianco dalla terza fila, cercando un impossibile varco all’interno.

Per i danni subiti la Red Bull è diventata inguidabile ed è finita a muro, obbligando all’ingresso della safety car e soprattutto rovinando il pomeriggio ai migliaia di tifosi arrivati per lui dalla vicina Olanda. Con la Red Bull poteva dire la sua, visto il quinto posto raggiunto da Alexander Albon dopo essere partito dalla penultima fila.

Delusioni da ultimo giro per Lando Norris, la cui McLaren lo ha mollato quando era quinto, e per Antonio Giovinazzi, che ha schiantato l’Alfa Romeo sulle protezioni, per fortuna rimanendo illeso. Leclerc era già al traguardo, con un dito alzato al cielo, per Anthoine.

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