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Mondiali di basket, l'Italia batte Puertorico e saluta il torneo

All'inferno e ritorno, passando per un overtime. Non è banale la vittoria con cui l'Italia chiude il suo Mondiale. Gli azzurri, ancora delusi dalla sconfitta contro la Spagna maturata solo nei minuti finali, lasciano il primo tempo a Portorico e risorgono nel secondo agguantando il successo solo dopo cinque minuti supplementari. Dalle profondità del -26, i ragazzi di Sacchetti riemergono con carattere sopperendo anche alle assenze dell'ultima ora: non disponibili Alessandro Gentile per un affaticamento muscolare durante il riscaldamento e Gigi Datome, che ha stretto i denti fino all'ultimo ma poi ha dovuto arrendersi per il riacutizzarsi del dolore al ginocchio operato.

Le scorie delle ultime due probanti partite contro Serbia e Spagna hanno lasciato strascichi sotto ogni punto di vista ma la grinta degli Azzurri, alla fine, ha detto l'ultima parola su un Mondiale che va in archivio con il grosso rammarico di non aver centrato i quarti di finale ma anche con l'iniezione di fiducia di un preolimpico che lascia ancora aperte le porte per la qualificazione ai Giochi di Tokyo 2020. "Nello spogliatoio all'intervallo, ho detto ai ragazzi che non volevo che ci ricordassero per la più brutta sconfitta della Nazionale in un Mondiale - le parole del ct Meo Sacchetti - Non c'è stato bisogno di dire altro: la reazione del secondo tempo mi è piaciuta e rimontare da -26 non è stato facile.

Ci siamo riusciti anche se nel finale ci siamo complicati la vita. I ragazzi ci tenevano e si è visto. Se non si ha testa per giocare, a questo livello si può andare in difficoltà contro ogni Nazionale. Portorico è una squadra che corre e che si esalta nei momenti buoni e noi per tutto il primo tempo abbiamo subito questa loro euforia. Mi sono piaciute anche le risposte che ho avuto da giocatori che in questo Mondiale hanno giocato meno. Demeriti per il primo tempo e meriti per il secondo. Un bilancio? Delusione per come è andata contro la Spagna e consapevolezza che il livello fisico e di stazza tra noi e le squadre migliori, al momento è abissale.

Spero che tutti i giocatori, non solo i 12 che sono qui ma anche tutti quelli a casa e soprattutto i ragazzi giovani, capiscano che l'unico modo per competere è lavorare sodo sotto ogni aspetto non risparmiandosi mai e andando sempre oltre i propri limiti". Danilo Gallinari conferma che al torneo preolimpico del prossimo mese di giugno ci sarà e che ora, archiviato il mondiale si concentrerà sul campionato Nba. "Lo scoramento per la sconfitta contro la Spagna è ancora presente - le sue parole -. Aver perso in quel modo ci ha tolto energie fisiche e mentali e non è semplice giocare partite così intense a distanza ravvicinata una dall'altra. Siamo stati bravi nel secondo tempo a reagire e a portarci a casa la vittoria. Ora è il momento di pensare alla stagione NBA e soprattutto al grande appuntamento azzurro del prossimo anno: il preolimpico".

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