La Lazio ci ricasca. Non è servita da lezione la sconfitta di Ferrara, domenica, e il mea culpa di allenatore e giocatori. A Cluj, nella prima di Europa League in un girone non proprio agevole, la squadra di Inzaghi è andata in vantaggio, ha sprecato le occasioni di chiudere la partita, poi si è fatta raggiungere e superare. Il 2-1 finale per i padroni di casa è lo specchio di un secondo tempo disastroso, al quale non serve da giustificazione neanche l'inevitabile turnover. Inzaghi lascia a riposo Immobile e Luis Alberto, davanti con Caceido e Correa c'è lo spagnolo Jony, alla prima da titolare. In difesa, spazio a Vavro. L’inizio è di studio dell’avversario, la squadra di Dan Petrescu ci mette molta foga, ma per essere allenata da un allievo di Zeman davvero poche idee. E infatti, in dieci minuti la Lazio prende campo e diventa pericolosa. La prima volta col colpo di testa di Milinkovic, su cross a giro di Jony, ma Arlauskis salva; poi con un tiro di Correa. Al 25' il vantaggio. Da angolo, ancora Jony prende palla e di sinistro crossa a giro, Bastos irrompe al centro e spinge in rete di ginocchio. Potrebbe raddoppiare Lazzari, 5' dopo, ma sul lancio di Milinkovic la difesa del pallone è buona, il tiro davanti al portiere troppo alto. Allora il Cluj trova - è la parola giusta - il pari, su rigore: una trattenuta in area tra Djokovic e Leiva (più del primo che del secondo) è da penalty per il polacco Stefansky, e dal dischetto Deac fa 1-1. E’ il 40'. Al fischio finale, Milinkovic di testa sfiora il nuovo vantaggio. Al rientro in campo Omrani ha preso il posto di Traorè, e il Cluj beneficia della maggior intraprendenza del nuovo centravanti, quel che manca alla Lazio con lo spento Caceido. Ora il Cluj aggredisce la Lazio sulla sua trequarti, su un pallone perso da Bastos dopo 6' arriva proprio sui piedi di Omrani la palla buona, il rasoterra da dentro l’area è di poco largo. La Lazio manovra a fatica ma quando supera il centrocampo romeno crea pericoli: come al 18', col sinistro di Jony respinto dal portiere. Un attimo dopo, lo spagnolo ex Siviglia è protagonista al contrario, il suo tocco di mano in area su mischia non è punito con un altro rigore. Il pasticcio definitivo lo combinano alla mezzora Vavro e Strakosha in coppia: sull'azione in velocità, il difensore si lascia scappare Deac sul cui assist Omrani stampa il destro sulla traversa, il rimbalzo dovrebbe essere facile presa del portiere che invece sfarfalla su Paun, con Omrani che fa il 2-1 con un pallonetto di testa beffardamente rimbalzato sul palo e in rete. Un gollonzo. Inzaghi manda in campo Lulic e Adekanye per Jony e Bastos, dopo aver già cambiato Berisha con Cataldi. I minuti che restano non schiariscono le idee ai laziali; Deac sfiora di testa il terzo gol, e al 90' la palla buona capita sul destro di Cataldi da pochi metri, ma il tiro al volo è parato da Arlauskis. E’ la parola fine su una brutta serata della Lazio.