Prova di forza della Juventus, che supera la Spal per 2-0, pur con una partenza al rallentatore, e si avvicina con il vento in poppa al doppio appuntamento della prossima settimana con il Bayer Leverkusen in Champions e con l'Inter per la supremazia in campionato. Le reti di Pjanic al 45' del primo tempo, la seconda consecutiva dopo quella di Brescia, e di Ronaldo al 33' della ripresa hanno permesso ai bianconeri di concretizzare una supremazia schiacciante durata per tutta la partita, frutto dell’atteggiamento arrendevole della Spal nel primo tempo e di quello propositivo dei bianconeri nel secondo. Partita dai due volti quella che ha registrato il record di presenze in un club italiano di Buffon, 903 tra campionato e coppe, abbastanza per staccare anche Maldini: dopo un primo tempo decisamente noioso, sbloccato solo nel finale dalla prodezza balistica di Pjanic deviata da Valdifiori, nella ripresa Dybala e Ronaldo hanno avuto diverse occasioni per dilagare, tutte quante neutralizzate da un Berisha in stato di grazia. Il portiere albanese della Spal è stato il migliore in campo, distribuendo interventi provvidenziali in uscita e tra i pali, risultando incolpevole sul gol di Pjanic e sul raddoppio di CR7. La squadra di Semplici, ancora relegata al fondo della classifica, e oggi con tre assenze pesanti (Kurtic, Di Francesco e D’Alessandro) ha pagato la poca intraprendenza collettiva e l'inesperienza di Moncini, all’esordio in Serie A: l’attaccante cresciuto nel settore giovanile della Juventus ha lasciato troppo solo Petagna, spesso sovrastato da De Ligt e Bonucci. Buona la prova di Matuidi nell’inedito ruolo di esterno sinistro viste le assenze di Alex Sandro, Danilo e De Sciglio, anche se il banco di prova non è stato dei più impegnativi; ancora evanescente Rabiot, lontano dalla miglior condizione e avulso dal gioco. Conferme invece dal gallese Ramsey, che oltre a buone intuizioni ha sfiorato la rete nel primo tempo con un gran colpo di testa neutralizzato da un super intervento di Berisha. La Spal si è difesa con ostinazione fin dal calcio d’inizio, sacrificando la fase di costruzione: una difesa arroccata e difficile da scalfire, specialmente per una Juventus dai ritmi inizialmente compassati. L’unico a cercare il cambio di velocità è stato Ronaldo, il primo a scaldare Berisha con una conclusione da lontano all’8' del primo tempo, imitato un minuto dopo da Khedira di testa, la cui conclusione si è spenta a un centimetro dal palo. Minuto dopo minuto la pressione bianconera è aumentata, gli spazi per la Spal anche: al 34' da una punizione dal limite per i ferraresi è arrivata, però, una rapida ripartenza, conclusa con un sinistro di Dybala deviato in angolo da Berisha. Poco prima della pausa è arrivato il gol di Pjanic, servito da Khedira: gran tiro del bosniaco, deviato da Valdifiori. Lo spartito non è cambiato nella ripresa, con la Spal più concentrata nel contenere che nel creare e i bianconeri a sfruttare la supremazia: al 22' Dybala ha impegnato ancora Berisha, che si è ripetuto un minuto dopo su Ronaldo. Ma CR7 al 33' ha chiuso la partita.