Una vittoria per fare la storia e qualificarsi con tre turni d'anticipo all'Europeo del 2020. Sotto la spinta degli oltre 50 mila spettatori previsti allo stadio Olimpico, lo stesso che il 12 giugno ospiterà la gara inaugurale che gli Azzurri possono assicurarsi già domani sera. Contro una Grecia già eliminata dalla corsa alla qualificazione, Roberto Mancini avverte: "Intanto ci dobbiamo qualificare e c'è un avversario di fronte, dobbiamo passare questo scoglio che non sarà così semplice". Forte di 6 vittorie in altrettante partite, l'errore sarebbe quello di pensare già alla competizione continentale di giugno: "L'Europeo è il nostro obiettivo principale perché è la prima competizione importante che avremo - chiarisce il ct azzurro - vogliamo fare bene e andare fino in fondo perché la vittoria in quel torneo manca in bacheca da tempo alla Nazionale, ma prima c'è la Grecia". La Nazionale non perde in casa in una partita ufficiale da 20 anni (Italia-Danimarca 2-3 giocata il 9 settembre 1999), sogna invece lo sgambetto la nuova Grecia di Van't Schip, già tagliata fuori dalla corsa qualificazione e orfana di tanti senatori: "Non sarà una partita semplice per questo motivo - riconosce Mancini - Hanno cambiato allenatore, probabilmente anche modulo e hanno lasciato a casa i giocatori più esperti per provare i nuovi. Non sappiamo come giocherà ma per noi non deve cambiare niente. Noi abbiamo la nostra impronta di gioco e il nostro obiettivo deve restare quello di fare il nostro gioco". Unico dubbio in formazione, Bernardeschi o Barella, su cui il ct sorvola con ironia: "Sì, abbiamo un solo dubbio, è quello…". Al centro della difesa ci sarà capitan Leonardo Bonucci, che oggi ha ripercorso la giornata di ieri passata con i tanti bambini ricoverati all'ospedale Bambino Gesù: "Ci hanno regalato un sorriso - spiega l'azzurro, domani alla sua 92esima presenza - chi come me ha passato momenti di difficoltà in quei reparti sa cosa significa ma ora la mia famiglia è felice e auguro altrettanto alle famiglie che stanno lottando per questo. Abbiamo detto ai bambini che per noi sono un esempio e gli abbiamo promesso che domani sera l'Italia vincerà anche per loro". Un successo che sarebbe "storico perché un obiettivo del genere con così largo anticipo non è mai successo", dice con orgoglio Bonucci, secondo il quale "in questi mesi in azzurro ci siamo divertiti tanto e abbiamo riportato entusiasmo attorno alla Nazionale che si era un po' smarrito dopo la mancata qualificazione al Mondiale". Nel tardo pomeriggio l'allenamento di rifinitura (presente anche l'amico di lungo corso del ct, Sinisa Mihajlovic) allo Stadio Olimpico al quale si è aggregato al gruppo anche il centrocampista del Brescia Sandro Tonali, titolare ieri sera a Dublino con la Nazionale Under 21. Una Nazionale che giocherà nell'inconsueta maglia verde, anche per esaltare il nuovo corso di Mancini incentrato sul lancio dei migliori giovani italiani. Una nazionale che "fa ben sperare - come sottolineato anche oggi dal ministro per lo Sport e le Politiche giovanili Vincenzo Spadafora, in visita agli Azzurri al Parco dei Principi - per il nostro calcio e per le decine di migliaia di giovani impegnati nei vivai che inseguono il sogno, un domani, di indossare la casacca dell'Italia".