Primo bilancio in pesante rosso per il Milan di Elliott. Il club rossonero, passato di proprietà da Yonghong Li al fondo americano nel luglio del 2018, ha chiuso l'esercizio al 30 giugno 2019 con un rosso nel consolidato per 145,9 milioni, con un peggioramento di circa 20 milioni rispetto alla passata stagione, l'unica gestita dai cinesi. I costi del
club ammontano a 373 milioni di euro (in aumento del 5.1%), i ricavi sono 241,1 milioni (-6,1%).
Il rosso di 146 milioni rappresenta il peggior dato della storia del Milan. Calano in particolare i ricavi dalla vendita dei calciatori (da 42 a 25,5), i proventi da sponsor (da 44,7 a 38) e i proventi dalla biglietteria (da 35,3 a 34,1). In salita, invece, i ricavi da diritti tv (da 109,3 a 113,8). I costi salgono anche per l'aumento del costo del personale (da 150,4 a 184,8) e dei giocatori in prestito (10,2 milioni per il solo Higuain), mentre calano gli ammortamenti. Il saldo complessivo dei trasferimenti sul calciomercato è stato di - 103,2 milioni (153,1 spesi, 49,9 incassati). Il fondo Elliott, come riportato nel bilancio consolidato firmato dall'ad del Milan Ivan Gazidis, "ha versato 265 milioni fino al 30 giugno 2019 più altri 60 milioni tra luglio, agosto e settembre".
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