Serie A, la Juventus vuole andare in fuga e l'Inter cerca la reazione. Lazio-Atalanta match clou
La Juve torna lepre e l’Inter non vuole abituarsi a inseguire. Dopo la qualificazione record azzurra agli Europei e prima del ritorno della Champions la serie A testa gli esiti della pausa. Sullo sfondo il carisma di Mihajlovic e la forma di Berardi spingono Bologna e Sassuolo a cercare di mettere i bastoni fra le ruote a Sarri e Conte. Ma il clou è all’Olimpico con la sfida Lazio-Atalanta tra Immobile e Papu Gomez, che lascerà strascichi in chiave Champions. Il Napoli prova a ripartire, dopo le punzecchiate di De Laurentiis ad Ancelotti che sul caso Insigne chiarisce: «È stato un gesto forte, ora è sereno». Ma il Verona è un cliente scomodo. Il Milan, oberato dal passivo e dai risultatati negativi, licenzia Giampaolo e si affida a Pioli per ripartire col Lecce, che in trasferta però sa volare. «Non guardo la classifica, convivo con lo scetticismo» dice Sarri alla vigilia della sfida con il Bologna a Torino, dove il tecnico bianconero spera di poter abbracciare l’amico Sinisa. Ma i temi dell’ottava giornata non si fermano qui: Ranieri rileva come l’anno scorso Di Francesco e comincia la sua opera nella Samp, fanalino di coda e coi tifosi sempre più intolleranti con la gestione Ferrero, proprio contro la Roma incerottata e in piena emergenza, con Fonseca squalificato. La Fiorentina, rigenerata da Montella e Ribery, cerca il poker di vittorie in casa del Brescia di Tonali e Balotelli mentre la sorpresa più eclatante, il Cagliari di Nandez e Nainggolan, ha la possibilità di ribadire le sue chance di Europa League ospitando la Spal. C'è poi il rampante Toro di Mazzarri che cerca il salto di qualità in casa dell’Udinese mentre il disinvolto Parma di D’Aversa può provocare l’esonero di Andreazzoli, che non riesce a risollevare un Genoa che all’inizio sembrava da tranquillo centroclassifica. La serie A gonfia il petto per la prova di forza della nazionale di Mancini, unica a punteggio pieno col Belgio di tutte le qualificazioni, specchio di un torneo interessante e competitivo. Sarà difficile però mettere in forse la leadership della Juve che Sarri sta modellando secondo i suoi orientamenti, ora che sta sfruttando appieno la rosa strabordante (con Ronaldo che ha toccato quota 700 gol). Le sue ambizioni Champions sono confermate dal dato che è l’unica squadra imbattuta in tutte le competizioni, meglio di Liverpool, City, Bayern, Psg, Real e Barca. La Juve inoltre è la meno colpita dagli infortuni che hanno falcidiato le sue concorrenti anche nelle ultime settimane: restano ai box Lozano, Sanchez, D’Ambrosio, Zapata, Dzeko, Pellegrini e tanti altri. Ma a stupire in questi giorni è soprattutto la dimensione del profondo rosso del Milan (146 milioni), disavanzo che viene da lontano ma che potrebbe costare un depauperamento della rosa a gennaio. Toccherà all’esperto Pioli fare risultati e salvare la baracca da un punto di vista sportivo prima che sia troppo tardi.