La Fifa ha assegnato alla Cina l'edizione inaugurale della Coppa del Mondo per club a 24 squadre: lo ha annunciato il presidente dell’associazione Gianni Infantino, definendola una «decisione storica». Il nuovo torneo, ha aggiunto Infantino in conferenza stampa a Shanghai, «sarà capace di coinvolgere chiunque, sarà la prima competizione che vedrà in campo i migliori club del mondo». L’appuntamento è per giugno-luglio 2021, con il via libera all’unanimità malgrado i dubbi dei mesi scorsi espressi soprattutto dai club europei. La decisione di oggi ribadisce il peso crescente della Cina negli assetti del calcio mondiale soprattutto con la spinta degli sponsor miliardari e potrebbe essere un primo passo per la organizzazione dei Mondiali. Infantino ha confermato che la Cina, che ha indicato tra le sue priorità il calcio di cui il presidente Xi Jinping è un grande tifoso, è stata l’unica nazione candidata a ospitare la World Cup per club. «Sarà un torneo in cui ogni persona, ogni ragazzo e chiunque ama il calcio sta aspettando», ha detto il capo della Fifa, che a giugno aveva ipotizzato per l’evento la capacità di generare nel tempo 50 miliardi di dollari in ricavi. Il Qatar ospiterà l’edizione 2019 e 2020 della Coppa per Club nel formato attuale, come prova generale dei Mondiali del 2022. Il piano per rilanciare la World Cup per club aveva avuto il via libera a marzo alla riunione del Consiglio direttivo della Fifa di Miami, malgrado l’opposizione della Uefa e della potente European Club Association (Eca), di cui fanno parte i principali club europei, tra cui Juventus, Real Madrid, Ajax, PSG, Barcellona, Bayern Monaco e Manchester United. Il nuovo evento quadriennale sostituirà la Confederations Cup, torneo che nelle ultime edizioni era servito al Paese che ospitava la Coppa del Mondo di effettuare le prove generali. I posti alla World Cup per club, in base allo schema definito a marzo, vedranno 8 a disposizione dei club europei e 6 al Sud America. I residui 10, invece, saranno suddivisi tra le altre zone continentali (Asia, Africa, Nord-centro America e Oceania). Ogni federazione regionale, Uefa e Conmebol comprese, metteranno a punto i propri criteri di qualificazione al nuovo torneo.