E’ tempo di esperimenti in casa azzurra. La qualificazione acquisita con grandissimo anticipo, anche con l’ausilio dell’artimetica, concede al commissario tecnico Roberto Mancini la possibilità di avviare una fase di sperimentazione negli schemi, ma soprattutto nelle scelte degli uomini. L’unico leit-motiv della doppia sfida contro la Bosnia a Zenica (15 novembre) e contro l’Armenia a Palermo (18 novembre) non è legato ai risultati in senso stretto. Tuttavia, la conquista di punti preziosi permetterebbero all’Italia di acquisire il diritto a inserirsi fra le teste di serie nell’urna di Bucarest, in occasione del sorteggio del 30 novembre. Ma non solo: anche di migliorare il ranking della Fifa in vista della composizione dei gironi di qualificazione per i Mondiali in Qatar nel 2022. Mancini ha convocato 29 giocatori e proposto tre novità, oltre ad alcuni ritorni, fatta eccezione per Mario Balotelli, il cui ritorno in Nazionale slitterà verosimilmente a primavera, per le ultime amichevoli che precederanno la fase cruciale del torneo continentale. La prima novità era nell’aria: la chiamata del fiorentino Castrovilli che, sommate a quelle del bresciano Cistana e del bolognese Orsolini, portano una ventata di freschezza nel Club Italia. Tornano in azzurro, invece, il centrocampista dell’Udinese Mandragora e l’attaccante del Sassuolo, Domenico Berardi, protagonista di un buon avvio di stagione. Nell’elenco dei convocati c'è anche spazio per Nicolò Zaniolo, anche lui fra i protagonisti nella Roma targata Fonseca. Il resto Mancini lo sperimenterà più avanti, senza perdere di vista la strada maestra, ossia l’ossatura di una squadra che è riuscita a riemergere dalle polveri di un Mondiale mancato.