Gabigol riscrive la storia della finale 2019 della Libertadores, la 60/a della storia, ribaltando il River Plate agli sgoccioli di un match vibrante e spodestandolo dal trono, sul quale si era seduto dopo il successo dell’anno scorso sul neutro di Madrid in un leggendario 'Superclasico'. Una doppietta dell’ex interista, realizzata fra l’89' e il 92', ha regalato al Flamengo una vittoria ormai insperata, che ha fatto impazzire di gioia i tifosi brasiliani presenti a Lima - teatro della supersfida, non più d’andata e di ritorno, ma unica - ma anche quelli rimasti a casa davanti alla tv. Il vantaggio al quarto d’ora di Rafael Santos Borré aveva fatto scivolare la partita verso un destino segnato, ma il calcio è lo sport più imprevedibile e magico del mondo, sempre pronto a regalare clamorosi rovesci. E così, nel finale, proprio mentre gli argentini assaporavano il gusto inebriante del bis, è sbucato da chissà dove l’attaccante tascabile che nell’Inter non ha avuto fortuna: Gabriel Barbosa, per tutti Gabigol, ha messo a segno un micidiale uno-due che ha gelato l’entusiasmo degli argentini, che erano reduci da un altro esaltante successo sul Boca Juniors. Da 38 anni i rossoneri di Rio de Janeiro non riuscivano a mettere le mani sul trofeo, che equivale a una Champions League sudamericana. Un certo Zico, molti anni fa, aveva portato la 'copa' in Brasile, stasera ci ha pensato Gabigol a ritagliarsi un posto nella storia con il 40/o gol stagionale, dopo una partita nella quale aveva sofferto l’asfissiante marcatura di Pinola. Da stasera più nessuno avrà il coraggio di discutere la sua classe e il suo fiuto del gol.