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Tre scimmie contro il razzismo, bufera sull'iniziativa della Lega Serie A

La Lega Serie A è sempre più nel caos. L’iniziativa contro il razzismo con il Trittico di scimmie di Simone Fugazzotto scatena critiche e polemiche in tutto il mondo, mentre continuano i problemi legati alla governance con il profilo del commissario ad acta Mario Cicala, sempre più in bilico.

«È stato sollevato un tema di incompatibilità - spiega il presidente Figc, Gabriele Gravina, al Consiglio nazionale Coni - per il ruolo ricoperto nella Lazio come membro supplente del consiglio di sorveglianza. È venuto a mancare un presupposto di fiducia: domani nel consiglio federale ci sarà un confronto per ipotizzare nuove scelte sul commissario per la Lega, nella speranza che in tempi rapidi a Milano riescano a centrare il loro obiettivo politico».

Tra nomi dei possibili sostituti cicolano quelli di Gerardo Mastrandrea (giudice sportivo), di Marco Bunelli (dg Figc) e dell’ex presidente federale, Giancarlo Abete. Si aggrava anche la posizione dell’ad Luigi De Siervo, già nel mirino delle strategie politiche interne alla Lega con la registrazione non autorizzata del Consiglio del 23 settembre scorso, in cui l’ad diceva di voler silenziare i microfoni direzionati verso le Curve per non far sentire i cori razzisti.

«Vogliono decapitare la Lega Serie A», aveva spiegato l’ad. Ieri, poi, la presentazione dell’iniziativa artistica contro il razzismo con l’esposizione di tre quadri raffiguranti tre scimmie (una asiatica, una nera e una ariana) e lo slogan We are all the same. L’artista, Fugazzotto, spiega l’idea alla base dell’opera: «Siamo tutti scimmie, deriviamo tutti dalle
scimmie».

Ma il messaggio non è intuitivo e, anzi, scatena lo sdegno anche della stampa internazionale che la definisce «uno scherzo malato e un oltraggio». Articoli del The New York Times, della Cnn, della BBC, solo per citare le testate più importanti, criticano la scelta della Lega. Tre club italiani, inoltre, prendono pubblicamente le distanze dell’iniziativa della Lega Serie A.

La Roma si dice «molto sorpresa di vedere sui social delle scimmie dipinte su dei quadri in quella che sembra essere una campagna contro il razzismo» e pur essendo certa della voglia di combattere il razzismo della Lega, sottolinea che quello del Trittico «non è il modo giusto per farlo». Si dissocia anche il Milan, con un tweet: «L'arte può essere forte, ma siamo in totale disaccordo nell’utilizzare l'immagine delle scimmie come icona per la lotta al razzismo e siamo sorpresi dalla totale carenza di condivisione».

L’Inter, pur non citando esplicitamente la Lega Serie A, ricorda la propria campagna contro la discriminazione sottolineandone l'efficacia: «Non esistono buone scuse per essere razzisti, non c'è spazio per il razzismo nel calcio. Siamo fratelli universalmente uniti, questo è il nostro modo per combattere ogni forma di discriminazione». Intanto il prossimo 8 gennaio è convocata la terza assemblea elettiva.

Per eleggere il nuovo presidente basterà la maggioranza semplice (11 voti su 20 club). Ma gli equilibri della Lega sono ancora tutti da decifrare, con lo stallo sui diritti tv e Mediapro che aggiunge al caos delle ultime settimane.

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