Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Brutta tegola per l'Italia dello sci, rottura legamento del ginocchio per Dominik Paris

Brutta tegola per l'Italia dello sci. Uno sfortunato incidente in allenamento al suo atleta più rappresentativo e in forma, Dominik Paris, capita nel bel mezzo di una stagione che sta regalando grandissime soddisfazioni in campo maschile e femminile allo sci tricolore.

Il discesista altoatesino si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro e ha riportato una microfrattura della testa del perone per una caduta in allenamento di superG a Kirchberg, una località a poca distanza da Kitzbuehel.

«La mia stagione finisce qui - ha detto Paris -. Purtroppo mentre scivolavo lo sci interno ha preso troppo la neve e il legamento si è rotto. Poco da aggiungere. Nei prossimi giorni con lo staff medico, valuteremo il da farsi».

L’infortunio di Paris è arrivato davvero nel momento peggiore per l’azzurro, vincente a ripetizione ed alla viglia delle gare sulla mitica Streif di Kitzuebehel, la pista più famosa e più difficile al mondo che ha già domato per ben tre volte in discesa ed una in superG. Meglio di lui a Kitzbuehuel, dove era attesissimo e dato come certo vincente almeno in una delle due gare veloci - il superG di venerdì o la discesa di sabato - avevano fatto solo il leggendario Franz Klammer con quattro vittorie in discesa e l’elvetico Didier Cuche con cinque.

E già Klammer - per gli 80 anni delle gare dell’Hahnekamm sulla Streif
- aveva pronosticato per Paris una nuova vittoria. Invece l'azzurro a Kitzbuehel non ci sarà. Per lui questo è il primo vero infortunio da quando fa agonismo ad altissimo livello, ammirato ovunque per il suo coraggio e la sua forza nel condurre gli sci anche sui fondi più ghiacciati e sui pendii più vertiginosi.

Quest’anno, dopo due secondi posti in Nord America, Paris aveva portato a termine una magica doppietta con due successi in due giorni sulla Stelvio di Bormio, altra difficilissima pista e per questo amata dall’azzurro quasi quanto la Streif, che non a caso considera la sua pista di casa. E sabato scorso Paris era riuscito persino a salire sul podio nella discesa di Wengen sulla Lauberhorn, pista famosa ma mai particolarmente amata per i tanti tratti di semplice scorrimento.

Per questo il secondo posto di Wengen era stato la conferma di uno stato di forma eccezionale dell’azzurro che l’anno scorso ad Aare si era laureato campione del mondo in superG, consacrandosi miglior jet azzurro di tutti i tempi.

Paris rientrerà a casa per un pò di riposo e nei prossimi giorni sarà nuovamente a consulto con la Commissione medica federale. «Sono cose che non si vorrebbe mai che succedessero - ha commentato il presidente Fisi, Flavio Roda -. La Federazione darà il massimo supporto a Paris perché si ristabilisca nei tempi più corretti. E aspetteremo il suo ritorno alle gare».

 

Persone:

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia