Conquistandosi un rigore con una rovesciata e segnandolo al 91' con un destro potente, Cristiano Ronaldo ha gelato il Milan salvando la Juventus dalla seconda sconfitta di fila. Dopo la batosta del derby i rossoneri si rialzano, ma ha il sapore amaro questo 1-1 per la squadra di Pioli, che è andata in vantaggio con Rebic al 16' della ripresa e ha giocato gli ultimi venti minuti in inferiorità numerica per la doppia ammonizione di Hernandez.
Si deciderà al ritorno Torino chi andrà in finale di coppa Italia, ma il 4 marzo i rossoneri dovranno fare i conti con assenze pesanti per squalifica, oltre al terzino anche Ibrahimovic e Castillejo, che erano diffidati e sono stati ammoniti. Pioli ha avuto dalla sua squadra la reazione richiesta dopo la disfatta contro l’Inter, ma a farlo arrabbiare è stata la direzione dell’arbitro Valeri, che durante la partita lo ha ammonito per proteste, reiterate anche dopo il fischio finale.
Proveniente da una famiglia di postini, ironia della sorte dopo la battuta di Sarri alla vigilia, ha messo in seria difficoltà il collega bianconero, che non può essere del tutto soddisfatto, visto che la sua Juventus ha commesso molte delle distrazioni viste anche nella sconfitta contro il Verona. Non a caso a fine gara Bonucci ha chiarito: «Dobbiamo cambiare marcia e dare tutti qualcosa in più».
I quasi 73mila spettatori si sono gustati un match divertente, anche se non si è acceso il duello a distanza fra Ibrahimovic e Ronaldo, oltre quattro anni dopo l’ultimo confronto in campo (uno giocava al Psg e l’altro al Real Madrid). Per gran parte della partita il portoghese è tenuto a bada da Romagnoli e Kjaer, poco servito dai compagni e piuttosto nervoso.
Mentre lo svedese invece trascina da subito la sua squadra, inaugurando con un colpo di testa dopo appena 41 secondi un primo tempo iniziato subito all’insegna dell’aggressività. Pioli conferma i titolari del derby, con Calabria al posto dello squalificato Conti, e come domenica la sua squadra parte molto aggressiva, tenendo il pressing alto con Castillejo, Calhanoglu e Rebic, che è un rebus per i difensori bianconeri con i suoi continui cambi di direzione, tunnel e le triangolazioni con Ibrahimovic.
Lo svedese al 29' rimedia la pesante ammonizione in un contrasto ad alta quota con De Ligt, che con il fischiassimo ex Bonucci commette distrazioni simili a quelle viste nel ko di Verona. Fra le incertezze in difesa e le difficoltà di Ramsey e Pjanic a trovare spazi, la Juventus impiega oltre 6 minuti per sfondare nella trequarti rossonera, impegnando Donnarumma solo al 36', in un finale di primo tempo decisamente nervoso (ammonito anche Pioli).
La ripresa si apre sempre nel segno di Ibrahimovic: prima serve un assist a Rebic, poi impegna Buffon e al 16' attira su di sé la difesa permettendo al croato di liberarsi di De Sciglio e trasformare l’assist di Castillejo in gol con una girata stilisticamente rivedibile ma efficace. Sarri inserisce Bentancur per un Ramsey insufficiente, ma la sua squadra si impadronisce del gioco solo dopo l’espulsione di Hernandez al 27'.
Ma solo uno degli ultimi assalti fa cadere il muro rossonero, con Calabria che respinge la rovesciata di Ronaldo girato di spalle ma con le braccia troppo larghe per non essere punito. E il portoghese dal dischetto non sbaglia.
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