Storica impresa per Dorothea Wierer che centra il titolo mondiale dell’inseguimento del biathlon nella sua valle, quella di Anterselva, 'mecca' di questo sport avvincente ed appassionante che unisce lo sci nordico con il tiro. L’azzurra, che in questo format nel 2016 era stata argento sulla collina di Holmenkollen (Oslo), oggi è stata autrice di una prestazione superlativa con un solo errore al poligono, all’ultima sessione quando la tensione era ormai alle stelle. La Wierer, un mix tra carattere e freddezza, è stata assoluta protagonista assieme alla norvegese Marte Olsbu Roeiseland, due giorni fa oro mondiale nella sprint. Al quarto e ultimo poligono, quello in piedi, sia l’italiana che la scandinava hanno sbagliato. Dorothea ha sbagliato una volta, Marte invece due. Per la Wierer è stato trionfale l’ingresso all’Arena Alto Adige davanti a oltre 30 mila spettatori in festa per questo storico risultato. Al termine dei 12,5 chilometri la 30enne biatleta altoatesina, brava e bella tanto da essere considerata 'miss biathlon', ha fermato i cronometri in 29'22"0 precedendo la tedesca Denise Herrmann (staccata di 9"5 con 2 errori al poligono) e la Roeiseland (a 13"8 anche lei con due errori). Con questo successo la Wierer, già pettorale giallo di leader, ha incrementato il suo vantaggio nella classifica generale di Coppa del mondo, trofeo che lei è detentrice. Quella odierna per l’Italia del biathlon è la medaglia numero 29 ai Mondiali. Nel computo dei titoli iridati quello odierno della Wierer è il quinto oro individuale. Il primo fu quello di Andreas Zingerle nella 20 km a Borovetz (Bulgaria) nel 1993, il secondo quello di Wilfried Pallhuber nella 10 km sprint di Osrblie (Slovacchia) nel 1997 e i due dello scorso anno a Oestersund (Svezia) in mass start centrati da Wierer e Dominik Windisch. Quattro gli ori in staffetta, tutti al maschile, Kontiolahti (Finlandia) 1990, Lahti (Finlandia) 1991, Borovetz 1993 e Canmore (Canada) 1994.