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Coppa Davis, l'Italia travolge la Corea del Sud e si qualifica alle Finals di Madrid

Pronostico rispettato e missione compiuta. Battendo 4-0 la Corea del Sud, a porte chiuse sulla terra rossa del TC Cagliari, l’Italia ottiene il pass per le finals di Coppa Davis in programma a Madrid dal 23 al 29 novembre.

Nonostante l’assenza del pubblico, l’Italia era la grande favorita e i punteggi dei quattro match vinti - ma soprattutto la loro breve durata - testimoniano il netto divario tra i tennisti azzurri, seppur privi del numero uno Berrettini, e i rivali asiatici. Dopo la prima giornata chiusa sul 2-0 grazie ai successi di Fognini e dell’esordiente Mager, oggi il doppio azzurro ha regalato il terzo e decisivo punto.

Nonostante il capitano Corrado Barazzutti il giorno del sorteggio - ma era pura pretattica - avesse scelto la coppia Sonego-Travaglia, sul centrale del TC Cagliari sono scesi Fognini e Bolelli, coppia affiatata (insieme hanno vinto l’Australian Open nel 2015) schierata appunto per chiudere subito la pratica.

Contro la coppia Nam-Song è arrivato il successo in meno di un’ora: 6-3 (in 32'), 6-1 (in 24'), nonostante un piccolo problema al fianco per Fognini, che al termine del primo set si è fatto massaggiare dal medico. A risultato acquisito, Barazzutti per il quarto (e ultimo) singolare ha fatto esordire in azzurro Stefano Travaglia, attualmente n. 86 al mondo, che ha impiegato soltanto 47 minuti per infliggere un pesante 6-0, 6-1 al coreano Chung.

«Sono molto contento per questa qualificazione: eravamo favoriti e i ragazzi hanno giocato con grande attenzione - ha commentato Barazzutti -. Un punteggio severo per i coreani, ma questo è legato al fatto che la squadra è scesa in campo molto concentrata».

E ora Madrid: «Andiamo lì per raggiungere un risultato importante, manca ancora molto tempo, vedremo: io li vorrei portare tutti questi ragazzi. Stiamo bene insieme, sono dei grandi professionisti. Dovrò fare delle scelte. Noi favoriti? non sono in grado di fare un pronostico, anche per la formula del torneo. Al momento sulla carta siamo molto forti: se questi giocatori rimarranno a questi livelli siamo una delle squadre più competitive. Si può fare un gran risultato ma per questo occorrono tante componenti».

E il cagliaritano Angelo Binaghi, presidente Fit, festeggia con un pizzico di amarezza per le porte chiuse. «Abbiamo perso la prima partita con il coronavirus per 24 ore: sognavamo una festa che non c'è stata. Mentre abbiamo vinto la partita sul campo con una grande prestazione. Un grande Fognini e un grande doppio. Tutto questo ci permette di pensare alle Finals di Madrid per un piazzamento importante o, perché no, per riportare in Italia la Coppa Davis. Abbiamo uno squadrone con sette giocatori tra i primi cento e una somma delle posizioni degli atleti che è inferiore solo a quella di Spagna e Svizzera, con Nadal e Federer».

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