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Formula 1, rinviati anche i Gran Premi del Bahrain e del Vietnam

Adesso è ufficiale: l’inizio del Mondiale di Formula Uno è posticipato almeno fino a maggio. A poche ore dalla decisione di cancellare il Gran Premio d’Australia che domenica avrebbe dovuto inaugurare la stagione, la Formula 1 comunica che «a causa della diffusione globale del Covid-19 e dopo un confronto con la Fia e gli organizzatori delle gare, è stato deciso di rinviare il Gran premio del Bahrain e quello del Vietnam che erano rispettivamente in programma per il 20-22 marzo e il 3-5 aprile».

Niente Sakhir, dunque, dove inizialmente si pensava di correre a porte chiuse, né Hanoi - al debutto nel calendario - dove le autorità locali hanno vietato l’ingresso a chi è stato in Italia nelle due settimane precedenti. Considerando che il mese scorso è stato posticipato a data da destinarsi anche l'appuntamento in Cina del 19 aprile, non si gareggerà prima del weekend in Olanda dell’1-3 maggio.

Ma anche la tappa di Zandvoort è in dubbio, tanto che «Formula 1 e Fia si aspettano di iniziare il Mondiale in Europa a fine maggio ma dato il forte aumento di casi di coronavirus in Europa negli ultimi giorni, la situazione verrà rivista». In altre parole anche il Gran Premio di Spagna dell’8-10 maggio è in bilico e si potrebbe partire direttamente da Montecarlo (21-24 maggio) o addirittura da Baku (5-7 giugno).

Fia e Formula Uno lasciano la porta aperta a un possibile recupero delle due gare verso fine anno, dovesse la situazione migliorare. «Proteggere le persone è la priorità - sottolinea Jean Todt, presidente della Fia - Rinviare entrambi i Gp in Bahrain e Vietnam, come fatto per l'Australia, era l’unica decisione possibile alla luce delle informazioni attualmente a disposizione. Continueremo a seguire gli input e i consigli dell’Oms e dei vari governi e lavoreremo assieme a loro in questo periodo imprevedibile per salvaguardare i tifosi, i competitors e tutta la comunità del motorsport».

«La situazione globale in relazione al Covid-19 è fluida e molto difficile da prevedere - aggiunge Chase Carey, presidente e Ceo della Formula 1 - E’ giusto prendersi del tempo per valutare il da farsi e prendere le decisioni corrette. Abbiamo voluto tutelare la sicurezza di tutti coloro che fanno parte del circus e dei nostri fan. Non vediamo l’ora di tornare quanto prima in Bahrain e di portare per la prima volta lo spettacolo della Formula Uno in Vietnam».

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