Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il Coronavirus ferma anche la staffetta della torcia olimpica: lo sport chiude i battenti

Aveva esordito a porte chiuse, aspettando i Giochi più in ansia della storia. Ma anche la torcia olimpica, quella che il 24 luglio dovrebbe - e il condizionale è d’obbligo - accendere il braciere di Tokyo 2020, sì è dovuta arrendere alla pandemia da coronavirus. Corsa finita ancora prima di cominciare: il tour nella patria dei Giochi si è dovuto fermare per evitare assembramenti.

Vietati ormai quasi ovunque, perché il mondo di fatto è in quarantena, e lo sport di conseguenza chiude i battenti. Con i punti interrogativi su Euro2020 (a forte rischio) e le Olimpiadi in Giappone (il Cio e il comitato nipponico tengono duro), il resto ha alzato bandiera bianca: anche il Giro d’Italia (dopo gli stop della Milano-Sanremo e della Tirreno-Adriatico) non partirà. Almeno non nella data stabilita.

Cancellate le tappe di avvio in Ungheria, la corsa rosa è stata rinviata a data da destinarsi che si conoscerà dopo il 3 aprile. La Parigi-Nizza, che finora aveva resistito tra i dubbi di molti, saluta alla settima tappa con classifica congelata e arrivo previsto domenica nella città della Costa azzurra annullato.

Cancellata la corsa inaugurale del mondiale di formula 1 il Gp d’Australia fermato a poche ore dalle prime prove libere, ma con un positivo nel team McLaren e i piloti pronti a tirare il freno a mano - sono state rinviate anche le tappe in Bahrein (in programma il 22 marzo) e Vietnam (previsto ad Hanoi il 5 aprile). Insomma il Circus al momento resta ai box. Anche il grande calcio europeo si mette in pausa.

Aumenta il numero di contagiati anche tra i calciatori, in Inghilterra sono sei le squadre in quarantena per casi accertati, la Sampdoria ha aggiunto a Gabbiadini i nomi di altri suoi quattro giocatori positivi.

«La vita viene prima di tutto, dico forza a chi sta combattendo contro il virus», il messaggio dalla sua quarantena in Portogallo di Cristiano Ronaldo, simbolo dell’agonismo. Dopo aver rinviato gli ottavi di Champions con protagoniste Juve e Real (entrambe le squadre in isolamento), la Uefa ha deciso lo stop completo delle coppe europee.

Tutto fermo dunque, e il 17 resta l’appuntamento per decidere il futuro delle competizioni. Prima fra tutte l’europeo in programma a giugno. E continuano a saltare i campionati nazionali: con la Serie A a fare da apripista, e la Liga spagnola a seguire, anche la Premier - vinta la resistenza dei virus-scettici - ha decretato lo stop di tutti i campionati. E viene cancellata l’amichevole tra la nazionale inglese e gli azzurri di Mancini fissata per il 27 marzo a Wembley.

Tutto chiuso anche in Francia, dove, come in Spagna, il virus sta viaggiando ad alta velocità di contagio: si ferma dunque la Ligue 1 e 2. La Bundesliga, che prima aveva annunciato lo stop da martedì prossima e fino al 2 aprile, ha cambiato in corsa e alla vigilia del turno del weekend con le squadre pronte a giocare, ha anticipato la serrata. Si chiude subito tutto.

Il resto dello sport è un elenco di annullamenti o rinvii: saltano le World Series della 36/a Americàs Cup di vela, che si sarebbero dovute disputare fra il 23 e il 26 aprile a Cagliari. E anche in America, dopo la sospensione dell’Nba di basket, e del campionato di calcio, si ferma il Pga Tour di golf. Salta anche l’Augusta Masters. Tutto in sospeso, come le vite del resto. The show don't must go on, ora.

Caricamento commenti

Commenta la notizia