«L'annullamento di Tokyo 2020 distruggerebbe il sogno olimpico di 11.000 atleti di 206 comitati olimpici nazionali e della squadra di rifugiati del Cio. Sarebbe la soluzione meno giusta». Lo dice il presidente del Cio, Thomas Bach, parlando alla radio tedesca SWR Sport.
Il numero uno dello sport mondiale afferma che a causa dell’emergenza Coronaviurs questa è una situazione eccezionale «per la quale non esistono soluzioni ideali». Bach dice anche di comprendere gli atleti: «È difficile affrontare questa insicurezza e ancora più difficile con queste difficili condizioni di allenamento di cui molti soffrono», prosegue.
«Non si possono posticipare le Olimpiadi come una partita di calcio del prossimo sabato - conclude - Questa è una società molto complessa, dove puoi agire in modo responsabile solo se hai basi affidabili e chiare per il processo decisionale e le seguiamo ogni giorno, 24 ore al giorno».
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