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Giallo Coronavirus al Milan, il presidente Scaroni: "Abbiamo dei contagiati"

Il presidente del Milan Paolo Scaroni e l'ad Ivan Gazidis

Si tingono di giallo i test sierologici del Milan. Impazzano le voci su tre casi di positività, il club attende di concludere gli screening medici per dare comunicazioni precise e complete ma ad anticipare la notizia ci pensa Paolo Scaroni con una dichiarazione sibillina che aumenta la confusione. «Al Milan abbiamo qualche giocatore contagiato in via di guarigione».

Non è affatto chiaro, però, se il presidente rossonero si riferisse esclusivamente a Paolo e Daniel Maldini, gli unici due tesserati rossoneri ad aver ufficialmente contratto il Covid-19, o se pre-annunciasse nuovi casi, dopo quelli registrati nel Torino, nella Sampdoria e nella Fiorentina. Ma il fatto che alcuni elementi non si siano allenati né ieri, né oggi fa sorgere domande legittime.

«Vorrei comunque finire il campionato - il pensiero di Scaroni - ma la decisione finale spetta al governo». Un parere molto simile a quello di Maldini: «C'è da stare attenti ma non riprendere sarebbe un disastro sotto tutti i punti di vista. La Francia ha sbagliato a decretare lo stop, noi accetteremo quello che sarà il verdetto delle autorità».
L’orizzonte è incerto per tutti.

Nella giornata in cui Maldini giura fedeltà eterna al club di cui è stato un’icona intramontabile ("farò il dirigente solo qui"), Ralf Rangnick - con una tempistica poco attenta al collega Pioli, ancora chiamato a portare il Milan in Europa - ammette il ruolo di promesso sposo: «Non posso escludere di andare al Milan». Le parole riecheggiano quasi in contemporanea, da stabilire solo se in antitesi o da futuri alleati.

La nomina calata dall’alto del nuovo allenatore in pectore aveva scatenato il pasticcio culminato con il siluramento di Boban e il mal di pancia del dt, rimasto nella tempesta societaria solo per amore del club. Il desiderio del tedesco di avere carta bianca sul mercato rischia di essere una miccia complicata da gestire. Servirà un faccia a faccia con Gazidis per fare chiarezza, come avvenuto l’estate scorsa dopo le doppie dimissioni di Leonardo e Gattuso.

Le due figure, però, sulla carta appaiono incompatibili. Da questa scelta potrebbe mutare anche il destino di Ibrahimovic: la certezza per lo svedese è il ritorno in Italia nella giornata di lunedì. Test e quarantena obbligatori prima di tornare a Milanello dove continuano gli allenamenti dei compagni.

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