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Spadafora: "Palestre e centri sportivi riaperti entro il 25 maggio"

Il ministro delle Politiche giovanili e Sport Vincenzo Spadafora

«Proporrò di aprire i centri sportivi al massimo entro il 25 maggio e abbiamo avviato un protocollo al Comitato tecnico-scientifico. Dobbiamo fare in modo che tutte le strutture abbiano la possibilità di riaprire e far sì che il protocollo sia adattabile. Metteremo a disposizione delle risorse per attuare i protocolli. È stata destinata alle federazioni delle risorse del 5% per sport di base e ora quei soldi, 17 milioni, saranno destinati a sanare e attuare i protocolli». Così il ministro dello sport Vincenzo Spadafora nell’informativa al Senato.

«Complessivamente tra risorse ordinarie e straordinarie che abbiamo ottenuto arriviamo a un miliardo di euro di risorse per lo sport complessive. Una delle più importante è il bonus per i lavoratori sportivi, ad oggi 75.547 lavoratori, col decreto di oggi pomeriggio finanzieremo altri 43mila che hanno richiesto per marzo».

«Automaticamente per aprile e maggio il bonus sarà rifinanziato, anche grazie la lavoro di Sport e Salute - ha aggiunto - poi introduciamo la cassa integrazione in deroga per sportivi professionisti. Poi è stato istituito un sostegno a fondo perduto per società dilettantistiche con base di 10 milioni che verrà alimentato da fondo con percentuale sulle scommesse sportive».

«Il campionato di calcio riprenderà, se riprenderà, solo se saranno state adempiute una serie di misure, ovvero misure di sicurezza e il protocollo - dice Spadafora -. «La sottovalutazione ha portato alla quarantena per molte squadre, vogliamo evitare situazioni di questo genere ».

«Abbiamo lavorato questa settimana senza sosta per dare risposta a tutto il mondo dello sport anche se spesso l’attenzione in questi giorni si è concentrata prevalentemente sul tema del calcio e quindi - ha aggiunto il ministro dello sport - vorrei dire subito sono pienamente consapevole dell’importanza sociale, della passione, del tifo che si raccolgono intorno al tema del calcio e quindi sarebbe paradossale che lo sport non riconoscesse l'importanza di questo mondo, non solo per i motivi che ho appena detto ma anche perché oggi dati alla mano rappresenta un’industria importante del nostro Paese come fatturato e giro di affari importante».

«Ciononostante - prosegue Spadafora - ho trovato eccessivo l’inasprimento del dibattito politico e mediatico, incomprensibile secondo la mia percezione e agli occhi di milioni di italiani che in questo momento sono ancor più interessati alla loro salute. Come sapete sono arrivate le decisioni e le valutazioni del comitato tecnico scientifico sul protocollo proposto dalla Figc per la ripresa degli allenamenti: sono numerose, ne cito 3 che sono particolarmente significative, la prima è quella in cui il Cts chiede che nel caso emerga una positivo all’interno della squadra tutta la squadra sia messa in quarantena senza nessun contatto esterno».

«L’altro è quello di affidare una responsabilità notevole ai medici delle singole società nel rispetto dell’attuazione di questo protocollo, e ancora sul fatto che l’enorme numero di tamponi e di test molecolari richiesti non vada in nessun modo ad impattare sulle esigenze generali di tutti gli altri cittadini. Le osservazioni formulate dal Cts saranno prese in considerazione per consentire quindi la ripresa degli allenamenti a partire dalla data del 18 maggio. Ovviamente - conclude il ministro - poi resterà ancora da definire nei prossimi giorni la via per la riapertura del campionato e su questo vorrei essere altrettanto chiaro, il campionato riprenderà come tutti auspichiamo solo se saremo arrivati a questa decisione dopo una serie di azioni e misure nel campo della sicurezza».

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