"Ho letto ogni giorno di tutto per cercare di saper il più possibile di quello che è successo nella nostra lotta contro il razzismo, e questo ha riportato alla memoria tanti dolorosi ricordi della mia gioventù. Memorie intense delle sfide che ho affrontato quando ero bambino: da piccolo sono stato bullizzato e picchiato per il colore della mia pelle». Il campione del mondo di Formula 1 Lewis Hamilton, tra i primi a sostenere il movimento 'Black lives matter' e far sentire la sua voce contro l’uccisione di George Floyd, affida a un lungo post su Instagram la rivelazione di maltrattamenti subiti da ragazzino perché nero. «Ho imparato a difendermi con il karate. Continuo a lottare contro qualsiasi discriminazione, non mollerò mai - scrive il britannico della Mercedes - Ricordi vivi delle sfide che ho affrontato da bambino, perché sono sicuro che molti di voi che abbiano sperimentato il razzismo o qualsiasi tipo di discriminazione abbiano vissuto", aggiunge il pilota britannico. «Ho parlato così poco delle mie esperienze - prosegue Hamilton - perché mi è stato insegnato a tenerle dentro, a non mostrare debolezza, sconfiggere tutto con amore e correndo in pista. Ma quando ero lontano dalla pista sono stato maltrattato, picchiato e così ho imparato a difendermi. Gli effetti negativi non si possono calcolare però: ecco perché guido come faccio io, è molto più profondo che fare sport, io sto ancora combattendo. Grazie a Dio avevo mio padre, una forte figura nera a cui potevo sempre guardare che sapevo capiva e sarebbe stato al mio fianco, qualunque cosa fosse accaduta. Non tutti ce l’abbiamo però, ma dobbiamo rimanere vicini a chi non ha un eroe a cui appoggiarsi e sentirsi protetto". "Mi sono chiesto perché il 2020 è un anno così, ma penso che possa essere un anno importante della nostra vita, per iniziare finalmente a cambiare a cambiare l'oppressione sistematica delle minoranze. Vogliamo solo vivere, avere le stesse possibilità nella vita, di camminare per strada, andare a scuola o entrare in un negozio senza temere nulla. Ce lo meritiamo come tutti. L’uguaglianza è fondamentale per il nostro futuro, non dobbiamo smettere di combattere, io non smetterò mai, non mi arrendo", conclude Hamilton.