La Roma paga le solite amnesie difensive e saluta l’Europa League agli ottavi di finale. Sfuma la possibilità di giocarsi le Final Eight, a rimanere in Germania è invece il Siviglia che sfrutta nel migliore dei modi questa gara secca e interpreta con maggior convinzione ed esperienza la sfida, gestendo bene il vantaggio acquisito. Alla MVS-Arena di Duisburg finisce 2-0 per gli spagnoli per effetto dei gol di Reguilon e En-Nesyri entrambi nel primo tempo, tante le mezze occasioni per i giallorossi che però sbagliano sempre l’ultimo passaggio e non riescono a rimettere in discussione il risultato. Si gioca in gara unica per sopperire alla mancata disputa dell’andata a causa dell’emergenza coronavirus che a inizio marzo si era fatta drammatica in particolar modo in Italia, a distanza di cinque mesi dalle date originarie. Partono meglio i ragazzi di Lopetegui, che con il colpo di testa di Kounde scheggiano l’incrocio dei pali su evoluzione da calcio piazzato. È solo il preludio al gol del vantaggio del Siviglia, che arriva al 21'. Banega cambia gioco e pesca Reguilon, che con una splendida progressione sorprende una difesa della Roma davvero disattenta, quindi si incunea in area e calcia non benissimo, ma beffa Pau Lopez e trova la rete dell’1-0. La squadra di Fonseca reagisce immediatamente, ma il massimo della produzione offensiva risiede nel tiro di Zaniolo a botta sicura deviato da un difensore. A due minuti dall’intervallo, però, c'è il raddoppio degli iberici in contropiede. Disastrosa lettura difensiva di Ibanez che va a vuoto su Ocampos, l’ex Genoa e Milan arriva sul fondo e mette la sfera in mezzo: per En-Nesyri, scelto al posto di De Jong, è un gioco da ragazzi depositare in rete con la porta sguarnita da due passi. Il 2-0 è pesante ma giusto per quanto visto e costringe la Roma ad attaccare senza sosta nella ripresa. I capitolini si riversano in avanti, ma non trovano quasi mai il varco giusto per calciare da buona posizione, e si espongono di continuo alle ripartenze degli avversari. A poco più di un quarto d’ora dal termine Kounde trova la via del gol, ma c'è fuorigioco. La punizione di Banega sulla traversa è l’ultima occasione di una serata resa ancor più amara dall’espulsione col Var al minuto cento che sa di beffa per Mancini. Ai giallorossi non resta adesso che concentrarsi sul passaggio di proprietà ratificato proprio nella giornata di oggi con la firma sui contratti per la cessione del club da parte di James Pallotta a Dan Friedkin.