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Giro d'Italia, Narvaez trionfa sulle strade di Pantani. Almeida sempre in rosa

Narvaez

Da Cesenatico a Cesenatico, con 204 km di salite e discese tanto care a Marco Pantani. La dodicesima tappa del Giro d’Italia 2020, per la prima volta con arrivo e partenza nella città romagnola, incorona Jhonatan Narvaez e non sconvolge la classifica generale in vista di un fine settimana probabilmente decisivo e con la cronometro di Valdobbiadene. Dell’attacco lanciato da lontano da quattordici uomini sono Padun e Narvaez a staccarsi anche da un caparbio Simon Clarke.

A poco più di venti km dal traguardo l’appassionante duello viene però indirizzato da una foratura: l’ucraino della Bahrain-McLaren buca in discesa, prova una rimonta disperata ma nel finale vede sfilar via il corridore del team Ineos Grenadiers che conferma l’ottimo rapporto dell’Ecuador con la corsa rosa. "Oggi mi sono svegliato per la prima volta con lo spirito giusto per essere protagonista. Dedico questa vittoria a Nico Portal, tutto ciò che so l’ho imparato da lui", le dichiarazioni di un soddisfatto Narvaez. In una tappa resa ancor più dura da pioggia e temperatura intorno ai dieci gradi, si difende benissimo la maglia rosa Joao Almeida.

Il ventiduenne portoghese arriva con il gruppetto dei miglior nel mini-sprint (senza abbuono) vinto da Brandon McNulty. "Ancora una volta devo ringraziare la mia squadra - racconta a Rai Sport - E' stata una frazione durissima, abbiamo cercato di tenere il ritmo per tutto il giorno". Se la Deceuninck-QuickStep non sbaglia un colpo, non altrettanto può dirsi dei team degli altri uomini di classifica. La NTT Pro Cycling detta il ritmo ma nell’ultima fase Domenico Pozzovivo resta in compagnia solamente di Ben O'Connor. Va ancora peggio a Vincenzo Nibali, l’unico della Trek Segafredo all’arrivo assieme alla maglia rosa mentre Jakob Fuglsang torna nella top-10 della generale pur restando a 2'20" di distanza da Almeida. Domani il Giro si sposterà da Cervia a Monselice con una tappa di 192 km per lo più pianeggiante prima di due 'murì (Roccolo e Calaone) abbastanza impegnativi.

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