Gol, errori, rigori contestati. Il posticipo della quinta giornata di Serie A tra Milan e Roma finisce 3-3 senza lesinare emozioni e capovolgimenti di fronte. I rossoneri sbloccano il match prima che finisca il secondo minuto di gioco: l’assist è di Leao, particolarmente ispirato, mentre la rete è del solito Zlatan Ibrahimovic che elude l’intervento del portiere ed entra in porta con il pallone. Allo scoccare del primo quarto d’ora di gioco risponde l’altro goleador in campo, Edin Dzeko, che sfrutta un’uscita a vuoto di Tatarusanu su azione di calcio d’angolo. Prestazione da dimenticare per il portiere rumeno chiamato a sostituire il titolare Donnarumma, positivo al Covid in giornata. Il colpo di testa del bosniaco vale l’1-1 con cui si chiude il primo tempo.
E’ la squadra di Pioli a uscire meglio dagli spogliatoi nella ripresa. Ed è ancora Leao a fare la differenza: dopo aver saltato Karsdorp sulla sinistra fornisce un assist al bacio per Saelemaekers, perfetto nell’inserimento e nel freddare l’estremo difensore capitolino, Mirante, per il 2-1 milanista. La partita rimane ben giocata, a buoni ritmi, fino all’ora di gioco. Poi due rigori assai dubbi, uno per parte, portano nervosismo e battibecchi. La Var però conferma le decisioni dell’arbitro Giacomelli. Veretout e Ibrahimovic non sbagliano dagli undici metri portando il parziale sul 3-2 per i padroni di casa.
E’ il difensore albanese Kumbulla, al secondo gol consecutivo dopo quello realizzato in Europa League, a fissare il tabellino sul 3-3 finale intervenendo sul secondo palo su azione di calcio d’angolo. Con questo punto il Milan si conferma in vetta alla classifica con 13 punti ma fallisce l’obiettivo 'mini-fuga'. I giallorossi di Fonseca salgono invece a quota 8 e restano, nonostante i progressi, alla ricerca di continuità.
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