È morto suicida - vittima di una forma depressiva insorta dopo il sogno spezzato di diventare calciatore - Jeremy Wisten, ex giocatore dell’Academy del Manchester City. Nato in Malawi Wisten si era trasferito con tutta la famiglia in Inghilterra, dove sognava di diventare un calciatore professionista.
Dopo aver giocato per diverse squadre dilettantistiche, nel 2016 aveva firmato per il City, con cui ha giocato per quattro stagioni con le squadre giovanili. In estate, però, i dirigenti dei Citizens non gli hanno offerto un contratto professionistico, così Wisten si è trovato senza squadra.
Una bocciatura che - secondo la stampa britannica - avrebbe contribuito all’insorgere della depressione che lo ha portato alla prematura morte a soli 17 anni, annunciata dal club inglese tramite un post sui canali social. «La famiglia del Manchester City annuncia con tristezza di aver ricevuto notizia del decesso dell’ex calciatore del club Jeremy Wisten. Mandiamo le nostre più profonde condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici. I nostri pensieri sono con voi in questo momento difficile».
Numerosi i messaggi di solidarietà e cordoglio per una tragedia che - una volta di più - accosta il mondo del calcio ad una illusoria e pericolosa fabbrica dei sogni. Diversi calciatori del City, che lo hanno conosciuto, hanno voluto ricordarlo. Dal terzino dell’Inter Ashley Young all’ex capitano del City Yaya Touré, da Raheem Sterling a Aymeric Laporte che ha scritto: «Una notizia orribile, RIP young man».
Un toccante pensiero all’ex compagno di squadra lo ha dedicato anche Tommy Doyle, che poche settimane fa, esordendo con la maglia della prima squadra, ha realizzato quello che è rimasto un sogno per Wisten. «Vola in alto, fratello mio: riposa in pace», ha scritto. Anche la Roma si è unita al cordoglio, con un appello generale: «Giovani calciatori, ex giocatori e tifosi: la depressione può colpire chiunque. Dobbiamo fare sempre attenzione a chi ci circonda. Riposa in pace Jeremy Wisten».
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