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Sassuolo senza freni, vittoria con il Verona e primato in classifica: Inter a fatica sul Toro

Il Sassuolo coltiva il sogno provvisorio del primo posto in classifica vincendo con mestiere in casa del Verona, che recrimina per i quattro legni colpiti. Si riscatta l'Inter rimontando due gol al Toro di Giampaolo grazie a una decisiva doppietta di Lukaku, ma Conte può essere soddisfatto del carattere, non della lunga fase di apatia. Gioca e si diverte la Roma falcidiata di assenze: Borja Mayoral e una doppietta del sempre ispirato Mkhitaryan chiudono il conto contro un Parma mai in partita. Alle spalle del Sassuolo la Roma è un punto, la Juve a due, l'Inter a tre. Non basta Prandelli a vitalizzare la Fiorentina che viene bastonata dal Benevento di Inzaghi. Cade in casa anche la Samp e gode il Bologna di Mihajlovic che vince in rimonta.

L'Inter all'inferno e ritorno. Conte rischia l'infarto dopo un primo tempo modesto contro un Toro che, senza Belotti, gioca bene, ha tante occasioni sbagliate di poco, poi passa nel recupero con un gran gol di Zaza su tacco Meitè ed errore di Sanchez. Nella ripresa i granata raddoppiano con un rigore dell'ex Ansaldi. A quel punto l'Inter diventa una furia e ribalta la gara. In pochi minuti mischie furibonde, gol di Sanchez e Lukaku. Poi fallo su Hakimi e rigore che il belga si incarica di trasformare per la sua settima doppietta in 21 gare. E alla fine Lautaro chiude i conti. Per il Toro è l'ennesima rimonta, per l'Inter una boccata d'ossigeno ma la fatica accumulata potrebbe pesare nella sfida decisiva col Real. Nel derby tra le outsider a fare festa è il Sassuolo che prosegue la sua clamorosa ascesa vincendo con mestiere in casa di un ottimo Verona. Tra Juric e De Zerbi bel gioco e frenetiche sgroppate, ma il Sassuolo è più saggio e in vena: Boga si inventa un pallonetto spettacolare mentre il Verona colpisce due legni con Ilic e Dimarco, poi nella ripresa attacchi continui per cercare il pari, ma viene il raddoppio di Berardi che prosegue la scia virtuosa già osservata in azzurro.

Per i veneti tanta rabbia per altri due legni, colpiti da Veloso e Zaccagni. Il Sassuolo è la realtà migliore del campionato, la nuova Atalanta. Cambiano gli interpreti per lo spartito della Roma, ma l'esecuzione è comunque pregevole. Se ne accorge il fragile Parma di Liverani che dopo un buon inizio non riesce a opporsi alle giocate sopraffine dei romanisti, condotti da Spinazzola e Veretout, ma i protagonisti sono Borja Mayoral e Mkhitaryan: lo spagnolo si sblocca con un tocco morbido, poi regala un assist per l'armeno che trasforma con un tiro al volo spettacolare. Poi replica su azione veloce Pedro-Karsdorp e tutto diventa facile. Fonseca si gode il frutto di un lungo lavoro. Comincia male l'avventura viola di Prandelli, di ritorno dopo 10 anni.

Una Fiorentina scialba, priva di mordente combina poco e si fa infilare dal volitivo Benevento di Inzaghi che passa nella ripresa con Improta su assist di Insigne. I viola si svegliano e premono ma creano solo un'occasione finale con Vlahovic. È il secondo ko interno e ora Prandelli deve pensare a fare punti per risalire la classifica. I viola vengono scavalcati dagli ospiti, alterni ma mai domi. Tre punti preziosi per il Bologna che rovescia la gara in casa della Samp, passata in vantaggio con Thorsby. I liguri fanno harakiri con un goffo autogol di Regini e poi Orsolini di testa sigla un vantaggio che la Samp non riesce ad annullare. Il Bologna rende ininfluente il record della 41/a partita consecutiva con almeno un gol subito.

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