Maradona, replica choc di Ferlaino a Cabrini: "Pessotto a Napoli non avrebbe tentato il suicidio"
Le scuse di Antonio Cabrini sembravano aver messo la parola fine ad una brutta pagina e a un'uscita a dir poco infelice ("Se Maradona fosse venuto alla Juventus, ora non sarebbe morto"). A riaprire la questione e soprattutto una polemica di cui non si avvertiva il bisogno è stato l'ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, proprio colui che portò il fuoriclasse argentino a Napoli. "Cabrini dice sciocchezze - tuona nel corso di un'intervista alla Rai - E allora quel giocatore della Juve che si è suicidato? Al Napoli non sarebbe mai successo". Chiaro il riferimento a Gianluca Pessotto, l'ex difensore bianconero che nel 2006 tentò il suicidio a Torino. "Maradona non sarebbe mai andato alla Juve - ha concluso Ferlaino - perché era profondamente legato alla gente di Napoli".
Le indagini sulla morte di Maradona
Intanto emergono nuovi particolari sulla morte del Pibe de Oro: secondo una ricostruzione dei media argentini e degli inquirenti al momento delle dimissioni dalla clinica Olivos, dopo l'operazione alla testa, Maradona manifestava segni di astinenza da sostanze. A dichiararlo la psichiatra Agustina Cosachov, che poi ha seguito Diego nella casa di Tigre dov'è morto. La specialista aveva consigliato anche la presenza continua di un'ambulanza, ma evidentemente non è stata ascoltata. E si parla della possibile riesumazione della salma. Rischia intanto di aggravarsi la posizione giudiziaria del dottor Leopoldo Luque, il medico personale di Maradona indagato per omicidio colposo dalla Procura argentina. Dagli atti è infatti emerso che la dottoressa Cosachov aveva chiesto per l'ex campione un'assistenza specialistica e infermieristica 24 ore su 24, ma Luque questa assistenza non l'aveva predisposta. Luque ieri però si è difeso sostenendo di non aver ricevuto una richiesta formale.