Insidia Quagliarella per il Milan capolista che non sembra risentire dell’assenza di Ibra. Trappola Belotti per la Juve nel derby senza Morata. Gli ex Mihajlovic e Palacio sulla strada dell’arrembante Inter di Conte. La decima di serie A presenta un programma avvincente, anche per la maggiore competitività di tante squadre, per cui non c'è nulla di scontato e sarà complicato anche il cammino di Lazio (si inizia alle 15 contro lo Spezia) e Atalanta nelle trasferte con lo Spezia e l’Udinese.
Il match clou va in scena però all’Olimpico perché si affrontano la Roma di Fonseca, che sembra avere assorbito il trauma del poker subito a Napoli (che giocherà in casa dell’ultima in classifica, il Crotone), e il Sassuolo di De Zerbi che vanta l’en plein di successi nella quattro gare disputate in trasferta. Nelle altre partite, aria di alta classifica tra le emergenti Verona e Cagliari, promette spettacolo anche la sfida tra Gervinho e Lapadula in Parma-Benevento mentre, nel posticipo di lunedì, il Genoa del traballante Maran ha l’esame di Firenze, contro una squadra che non riesce a decollare e rimane in zona salvezza.
Il Milan non è una meteora: il lavoro di Pioli e Maldini, le scelte societarie hanno confezionato un gruppo coi fiocchi che può anche fare saltuariamente a meno del totem Ibra. I +5 in classifica certificano una fuga frutto del gioco, della compattezza, della qualità, ma fare da lepre inseguita da tanti avversari agguerriti non sarà facile. Il primo ostacolo è costituito dalla Samp di Ranieri, capace di dominare Lazio e Atalanta per poi non vincere per quattro gare. Il duo Quagliarella-Gabbiadini possiede un cocktail di destrezza ed esperienza da impensierire il Milan che gioca con leggerezza e sicurezza e vuole cavalcare il sogno.
Più complicato il compito della Juve che pareggia tanto e affronta il Toro (condotto da un Belotti mai così decisivo e dal nuovo gioiello Singo), che vale molto più del terz'ultimo posto. I bianconeri saranno privi dello squalificato Morata, quindi accanto a Ronaldo (sulla scia di Pelè con 750 gol segnati) nuova chance per l’evanescente Dybala. Pirlo si attende molto da Chiesa, che sembra ora inserito e felice. «Il derby dà emozioni indelebili e ci arriviamo bene», le parole del tecnico bianconero. Il furore dell’Inter di Conte è concentrato sulla Champions e sul timore di un pari tra Real e Borussia che l’escluderebbe comunque, ma prima c'è l’ostico Bologna di Mihajlovic, senza Orsolini, ma con Barrow e Palacio insidiosi. I nerazzurri faranno tirare il fiato a Lautaro ma anche con Sanchez Lukaku, dopo le prodezze in Germania, sa essere letale. «Siamo stati bravi a tapparci le orecchie e pensare al campo», dice Conte.
La sbornia di Napoli, con una difesa comunque ridotta all’osso, sembra assorbita dalla Roma di Fonseca, che si è
divertita con lo Young Boys con una rotazione poderosa che ha messo in luce Mayoral, Villar e il gioiello del baby Calafiori. La verifica però sarà con l’osso duro Sassuolo, sorpresa della stagione, che ragiona ormai da grande e vuole proseguire la sua splendida ascesa, condotta da un super Berardi. Per entrambe sarà un risultato che peserà nel prosieguo della stagione.
L’Atalanta di Gasp, che va a fiammate, è concentrata sullo spareggio con l’Ajax e può trovare indigesta la trasferta con un’Udinese che è però decimata dal covid (anche Gotti, Lasagna e Mandragora). Dopo l’impresa all’Olimpico però i friulani non si pongono limiti. Stesse difficoltà incontrerà la Lazio che ha incantato a Dortmund aspetta il Bruges che deve affrontare uno Spezia che sta convincendo. Più facile sembra il compito del Napoli di Insigne e Mertens, che gioca in casa di un Crotone ancora senza vittorie.
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