La crescita di Gianluigi Sueva è stata inesorabile. Negli ultimi cinque anni, l’attaccante ha superato l’imbuto del settore giovanile del Cosenza senza perplessità. Un lungo lavoro quello compiuto dai rossoblù sul classe 2001, approdato dalle parti del “Marulla” nel 2015. Un’intuizione di Enzo Patania, ex responsabile del vivaio al quale sono bastati un paio allenamenti per essere folgorato da quel ragazzino del Cittadella del quale si mormorava sul Tirreno. Un talento fulgido che doveva essere maneggiato con cura in virtù di una vita che lo ha subito posto di fronte a un’esperienza forte, la scomparsa del padre. Patania con delicatezza lo ha seguito e ne ha iniziato un lungo corteggiamento. In particolare, il tecnico siracusano ha dovuto usare argomentazioni convincenti perché l’attaccante preferisse il Cosenza, in quel momento in serie C, alle lusinghe del Crotone, in cadetteria ma che da lì a qualche mese sarebbe sbarcato in serie A. Ad accoglierlo in Under 15, il compianto Maurizio Ricci, con cui ha iniziato il percorso.
Una storia fatta di gol, soddisfazioni azzurre (è stato convocato in diverse circostanze in rappresentativa di C e anche dalla nazionale Under 15 per il classico “Torneo di Natale”), un provino con il Torino, la corte del Napoli e qualche bizza caratteriale. Fisiologico per un ragazzo della sua età. E la costante del rapporto con Patania. Il pigmalione di Sueva ne chiese a Guarascio, che lo autorizzò volentieri, il trasferimento a Cosenza. In modo tale che l’unico percorso impostato sul navigatore dell’attaccante fosse quello scuola-campo d’allenamento. Resiste distante dal mare però ogni tanto è risultato difficile per il giovane bomber.
La sua maturazione umana e calcistica è però proseguita e vive adesso la fase clou con Roberto Occhiuzzi. Il tecnico del Cosenza osservò uno di quegli allenamenti con il Cittadella con Patania. Osservò quindi da vicino le sue proverbiali scorribande sulla fascia concluse da quei traversoni insidiosi. Un gesto tecnico che Sueva ripete ormai in maniera mnemonica e che si è levato lo sfizio di rispolverare ad Ascoli. Inevitabile le congratulazioni a fine gara di Patania, che di questo Cosenza ha anche il merito di aver composto lo staff tecnico: Occhiuzzi, Tortelli, Pincente e Fischetti li ha portati lui.
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