La Juventus, vincitrice degli ultimi nove scudetti, ruggisce. E con gli occhi della tigre e un Chiesa stellare sbanca San Siro e mette ko la capolista Milan. I bianconeri di Pirlo sono ancora lontani dalla vetta, ma hanno una partita in meno e ieri in un sol colpo hanno recuperato tre punti al Diavolo, all'Inter e al Napoli. Il big match di San Siro è dei bianconeri. La sedicesima giornata "regala" il primo ko della capolista Milan e il merito è tutto di una Juventus coraggiosa e battagliera, che torna a brillare contro una "grande" e si impone per 3-1. Con un Cristiano Ronaldo apparentemente opaco, a prendersi la scena è Chiesa, autore di una doppietta in un match fortemente caratterizzato dalle tante assenze, tra positività al Covid-19 e infortuni. Il pari momentaneo di Calabria non serve, nel finale il gol di McKennie per il 3-1 definitivo.
Il Napoli prima spreca, poi va in vantaggio, quindi si fa raggiungere e infine perde per 2-1 contro uno Spezia corsaro allo stadio Diego Armando Maradona. Alla rete di Petagna, rispondono Nzola, su calcio di rigore, e Pobega. Tutti i gol sono stati realizzati nella seconda frazione di gioco.
L'Inter di Conte sconfitta al Ferraris dalla Samp, vincono Roma, Sassuolo, Atalanta e Lazio. Senza Lukaku dall’inizio, Conte punta su Sanchez-Lautaro e il cileno spreca una ghiotta occasione in avvio di match facendosi respingere (11') un rigore da Audero. Poi sale in cattedra la Sampdoria che segna con due ex: Candreva su rigore e poi Keita Balde. Al 63' l’ingresso in campo di Lukaku e poco dopo la rete di De Vrij rianimano i nerazzurri, ma non serve a evitare il ko. La Roma, che ha vissuto una vigilia non semplicissima, difende al meglio la terza posizione vincendo con goleada sul campo del Crotone. Senza Dzeko in campo solo nel finale, ci pensano il sostituto Borja Mayoral (doppietta) e Mkhitaryan (rigore) a piegare i calabresi, che nella ripresa rendono meno pesante il ko con Golemic (1-3). Il Sassuolo riscatta la pesante sconfitta di Bergamo e batte il Genoa. In avvio di ripresa Boga porta in vantaggio la squadra di De Zerbi, ma il Genoa non molla e pareggia con Shomudorov dopo 12'. A decidere il match per i neroverdi è il giovane Raspadori che fissa il punteggio sul 2-1.
Prosegue la rincorsa dell’Atalanta verso l’alta classifica: la squadra di Gasperini batte il Parma inguaiando Liverani e inanella il sesto risultato utile consecutivo (4 vittorie e due pareggi). Contro i ducali decidono Muriel, Zapata entrato nella ripresa per il connazionale, e Gosens. La Lazio torna alla vittoria e batte la Fiorentina all’Olimpico. Decidono le reti di Caicedo in avvio e di Immobile nella ripresa. Si interrompe la striscia positiva della squadra di Prandelli, costretto a fare a meno di Ribery dal 38' per infortunio. Un eurogol di Dimarco a metà ripresa illude il Verona di battere il Torino a domicilio, ma nel finale Bremer rimette tutto in parità portando a 4 la striscia positiva dei granata. Il Bologna sa solo pareggiare: fa 2-2 con l’Udinese (quinto pareggio di fila) dopo essere andata due volte in vantaggio. Le reti di Tomiyasu e Svanberg (poi espulso) sono state recuperate puntualmente da Pereyra e Arslan.
La classifica
Milan 37
Inter 36
Roma 33
Juventus 30
Sassuolo 29
Napoli 28
Atalanta 28
Lazio 25
Verona 24
Benevento 21
Sampdoria 20
Bologna 17
Udinese 16
Fiorentina 14
Cagliari 14
Spezia 14
Torino 12
Parma 12
Genoa 11
Crotone 9
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