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La polemica in Orlandina-Mantova: Ceron-Gay, botta e risposta dal campo ai social

Flavio Gay

Botta e risposta, prima in campo, poi sui social. È tra Marco Ceron e Flavio Gay la coda polemica della sfida vinta dall'Orlandina su Mantova.

A lanciare l’accusa è l'esterno dei lombardi su instagram, dopo che già durante il match aveva provato a fare valere le proprie ragioni rivolgendosi agli arbitri. Gay lo avrebbe verbalmente “ferito” con un chiaro riferimento al terribile infortunio patito da Ceron ai tempi di Brescia: «Ci tengo a scrivere queste parole per far capire come sta andando il mondo e soprattutto la pallacanestro, tutti sanno quello che ho attraversato in questi due anni, quindi non mi dilungo tanto. Sono venuto a giocare una partita a Capo d'Orlando, un certo ragazzo del '98, mai visto o sentito nominare, Gay, si gira dicendomi “mi sembra che la testa te l'hanno già spaccata”. Mi avvicino e gli arbitri corrono verso me dandomi la colpa per una reazione esagerata. Durante la gara questo ragazzino mi guardava con aria di sfida, ridendo e gli arbitri non hanno detto nulla».

Gay ammette, chiede scusa, pur rivelando di essere stato provocato: «In una domenica in cui avrei preferito scrivere per festeggiare una grande vittoria, mi vedo costretto a chiarire ciò che è accaduto con un tesserato della squadra avversaria. Durante la gara sono stato preso di mira con frasi provocatorie sul mio cognome e sulla mia famiglia. A queste provocazioni ho prima risposto, questo ha generato una reazione ancora più forte. Tra i vari insulti mi sono sentito dire “ti spacco la faccia”, allora e solo allora ho detto quella frase preso dalla rabbia. Ho sbagliato a rispondere e mi scuso per la mancanza di sensibilità, non dovevo. Credevo fosse giusto dare la mia versione perché quando succedono queste cose si è sempre in due a sbagliare».

Intanto la procura federale ha aperto un'indagine al fine di verificare eventuali condotte o comportamenti rilevanti sotto un profilo disciplinare tenuti dai due atleti.

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