L’Atalanta vola in finale di Coppa Italia. Dopo lo 0-0 della scorsa settimana allo stadio Maradona, la formazione di Gasperini "stende" il Napoli 3-1, e sfiderà la Juventus il prossimo maggio. Salutata da mille tifosi in sede a Zingonia prima della partenza del pullman per lo stadio, la "dea", prende subito il largo con due reti in un quarto d’ora. Ci pensano Zapata e Pessina (a referto con una doppietta) a risolverla, nonostante la riapertura di Lozano all’inizio della ripresa e l’errore di Osimhen per il possibile 2-2, a battere la squadra di Gattuso orfana di Koulibaly, Manolas e Mertens. "Sui tre gol potevamo fare meglio: nel primo tempo abbiamo fatto fatica, nella ripresa abbiamo tenuto il pallino del gioco. Il terzo gol, poi, ci ha tagliato le gambe. Per come stava andando, un’altra squadra avrebbe preso quattro o cinque reti. Dobbiamo trovare entusiasmo, per ora lo abbiamo solo a tratti, a tratti invece no». Così Rino Gattuso, allenatore del Napoli, commenta alla Rai la sconfitta contro l'Atalanta nella semifinale di Coppa Italia. «Dopo 94 giorni di stop non è facile, a Osimhen manca la sua dote migliore: lo scatto. Lui, però, può fare molto, molto di più. Nel secondo tempo ho cambiato modulo, Insigne non aveva molto spazio e Politano per ora è in buone condizioni - aggiunge -. Dobbiamo prendere quello di buono che c'è, ogni tre giorni si fa fatica e non si può preparare nulla. Contro la Juve sarà difficile, ma tutte le partite lo sono. Il presidente? Non ci ho parlato, non ha detto nulla».