Milan-Stella Rossa 1-1
MILAN (4-2-3-1): G.Donnarumma 7; Calabria 5.5 (21'st Hernandez 6), Romagnoli 5, Tomori 6, Dalot 5.5; Kessiè 6.5, Meitè 5.5; Castillejo 5 (21'st Saelemaekers 6), Krunic 5 (1'st Rebic 5.5), Calhanoglu 5.5; Leao 5.5 (1'st Ibrahimovic 6). In panchina: A. Donnarumma, Tatarusanu, Gabbia, Kalulu, Kjaer, Diaz, Tonali. Allenatore: Pioli 5.5.
STELLA ROSSA (4-2-3-1): Borjan 6.5; Gajic 5.5, Pankov 6, Degenek 6, Gobeljic 4; Srnic 5.5 (1'st Petrovic 6), Sanogo 6; Kanga 6.5 (24'st Katai 6), Ben Nabouhane 7 (24'st Falco 6), Ivanic 6.5 (39'st Nikolic sv); Falcinelli 5.5 (27'st Pavkov 6). In panchina: Popovic, Copic, Gavric, Vukanovic, Krstovic. Allenatore: Stankovic 6.5.
ARBITRO: Jesus Gil Manzano (Spagna) 6.
RETI: 9'pt Kessiè (rig), 24'pt Ben Nabouhane.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Al 25'st espulso Gobeljic per doppia ammonizione. Ammoniti: Srnic, Ibrahimovic. Angoli: 7-6 per la Stella Rossa. Recupero: 1', 3'.
Il Milan si qualifica per gli ottavi di Europa League: gli basta un pari con un gol per parte - complice il 2-2 dell’andata - per staccare il pass. Ma rischia più del necessario, soffre fino all’ultimo istante, incapace di sfruttare - come all’andata - la superiorità numerica nella ripresa. La Stella Rossa esce da San Siro a testa alta, guidata dal guerriero in panchina Dejan Stankovic, che ci crede fino alla fine, tanto da entrare in campo e fiondarsi contro l’arbitro, colpevole di non aver fatto calciare l’ultimo corner ai "suoi". Il Milan si qualifica, ma non è una medicina al momento difficile dei rossoneri. Pioli opta per il turn-over, poi costretto nella ripresa a inserire i titolari: il rischio di uscire è concreto. Serve una prova convincente contro la Roma domenica per essere certi che il calo rossonero sia finito. Intanto, però, il Milan approda agli ottavi del torneo europeo, patendo parecchie pene come per tutto il percorso affrontato finora.
Roma-Braga 3-1
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez 6.5; Karsdorp 7, Cristante 6, Mancini 7; Veretout 6.5 (14'st Spinazzola 6.5), Diawara 6.5, Villar 6.5 (1' st Pellegrini 6), Bruno Peres 6.5; Pedro 6.5 (32'st Mkhitaryan 6), El Shaarawy 7 (14'st Carles Perez 7); Dzeko 7 (22'st Borja Mayoral 7). In panchina: Mirante, Fuzato, Ciervo, Darboe, Tripi. Allenatore: Fonseca 6.5.
BRAGA (4-3-3): Tiago Sà 6; Zè Carlos 6, Tormena 5.5, Rolando 6, Sequeira 6 (25'st C.Borja 6); Piazon 6 (15'st Fransergio 6), Novais 6, Gaitan 5.5 (15'st R.Horta 6); Galeno 6 (32'st Infande sv), Sporar 5 (15'st Ruiz 6), A.Horta 6.5. In panchina: Matheus, Santos, Al Musrati, Rodrigues, Oliveira. Allenatore: Carvalhal 6.
ARBITRO: Ekberg (Svezia) 6.
RETI: 24'pt Dzeko, 30'st Carles Perez, 43'st Cristante (aut), 46'st Borja Mayoral.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Veretout. Angoli: 8-6 per la Roma. Recupero: 1', 2'.
La Roma passeggia su quel che resta delle ambizioni dello Sporting Braga e irrompe a vele spiegate negli ottavi di finale dell’Europa League. Il 2-0 dell’andata aveva già spianato la strada ai giallorossi, il gol al 23' di Edin Dzeko ha spento definitivamente la voglia dei lusitani di cercare qualcosa che, valori alla mano, non è mai sembrata possibile. Nella ripresa sono arrivati anche il 2-0 di Carles Perez e il 3-1 di Borja Mayoral, che non rimane mai all’asciutto, dopo che Lorenzo Pellegrini aveva calciato a lato un rigore e Cristante aveva regalato una piccola gioia, battendo il proprio portiere Pau Lopez, agli ospiti.
Napoli-Granada 2-1
NAPOLI (3-4-1-2): Meret 6; Rrahmani 5.5, Maksimovic 5 (1'st Ghoulam 6.5), Koulibaly 6.5; Di Lorenzo 6.5, Fabian Ruiz 6.5, Bakayoko 6, Elmas 5 (15'st Mertens 6.5); Zielinski 7; Politano 5.5, Insigne 6.5. In panchina: Contini, Idasiak, Zedadka, Mario Rui, Costanzo, D’Agostino, Cioffi, Labriola, Lobotka. Allenatore: Gattuso 5.5.
GRANADA (4-2-3-1): Rui Silva 7.5; Foulquier 6.5, Sanchez 6 (11'st Herrera 6), Duarte 5.5, Neva 6.5 (1'st Nehuen Perez 6.5); Eteki 5, Montoro 7 (38'st Vallejo sv); Puertas 6, Gonalons 6 (47'pt Victor Diaz 6), Kenedy 6.5; Molina 5.5 (38'st Soldado sv). In panchina: Banacloche, Fabrega, Machis, Aranda, Isma Ruiz, Navarro. Allenatore: Martinez 6.
ARBITRO: Daniel Siebert (Germania) 6.5.
RETI: 3'pt Zielinski, 25'pt Montoro, 14'st Fabian Ruiz.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Kenedy, Politano, Montoro, Duarte, Maksimovic, Insigne, Sanchez, Herrera, Bakayoko, Koulibaly e Foulquier. Angoli: 7-6 per il Napoli. Recupero: 7', 7'.
Il Napoli vince, ma la qualificazione la conquista il Granada. Agli spagnoli basta un gol segnato nel primo tempo da Montoro, complice la solita distrazione della difesa dei partenopei, per mettersi al riparo dai rischi di una rimonta che appariva improbabile, ma che in alcuni momenti della partita era divenuta anche possibile. L’impresa è difficilissima, ma le cose per il Napoli sembrano mettersi subito bene perché, dopo appena 2', gli azzurri sono già in vantaggio. Zielinski s'impossessa del pallone a metà campo, raggiunge l’area di rigore e conclude in rete con una rasoterra di sinistro. La colpa della squadra di Gattuso è quella di non sfruttare il vantaggio psicologico dell’aver dimezzato lo svantaggio quasi subito. Il Napoli subisce invece un’involuzione nel gioco e lascia campo agli avversari. Da destra parte il traversone di Foulquier che Montoro, lasciato colpevolmente solo al centro dell’area di rigore, devia in rete con un colpo di testa. Il gol del pareggio getta il Napoli nello sconforto e il contraccolpo sul morale incide anche sulla qualità del gioco degli azzurri. Nella ripresa Ghoulam sostituisce Maksimovic e Gattuso sposta Elmas in un ruolo può consono alle sue caratteristiche. Il Napoli produce in questa fase il massimo sforzo che viene premiato al 13' quando Ruiz, lanciato da Insigne, trova la via del gol con un tiro rasoterra. A questo punto Gattuso rischia il tutto per tutto e inserisce Mertens, che rientra dopo due mesi, al posto di Elmas. Gli azzurri vanno anche vicini al terzo gol con Ruiz, con Mertens e, nel recupero, con Ghoulam e Zielinski, ma non riescono a trovare in tempo utile la via del gol che li lancerebbe verso il forcing finale.
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