Venerdì 15 Novembre 2024

L'Inter vede lo scudetto, Milan frenato, disco verde per Atalanta e Napoli. Juve a rilento. I tabellini

Bologna-Inter 0-1

Marcatori: 32' pt Lukaku BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia 6; Tomiyasu 5.5 (34' pt De Silvestri 5.5), Danilo 6, Soumaoro 5.5, Dijks 6 (35' st Juwara sv); Schouten 6.5, Dominguez 6 (24' st Svanberg 6); Skov Olsen 5.5 (35' st Orsolini sv), Soriano 5.5, Sansone 6 (24' st Vignato 5.5); Barrow 5.5. In panchina: Da Costa, Poli, Baldursson, Antov, Faragò. Allenatore: Mihajlovic 5.5. INTER (3-5-2): Handanovic 6; Skriniar 6, Ranocchia 6.5, Bastoni 7; Hakimi 5.5, Barella 6 (46' st Vecino sv), Brozovic 5.5, Eriksen 6.5 (16' st Gagliardini 6), Young 6 (25' st Darmian 6); Lukaku 7, Lautaro Martinez 6 (26' st Sanchez 6.5). In panchina: Padelli, Radu, De Vrij, Sensi, Vidal, Pinamonti. Allenatore: Conte 6.5. ARBITRO: Giacomelli di Trieste 6. NOTE: Ammoniti: Soumaoro, Ranocchia, De Silvestri, Vignato, Juwara, Brozovic, Bastoni, Gagliardini. Angoli: 4-4. Recupero: 3' pt, 3' st. L’Inter non sciupa l’occasione, centra la nona vittoria consecutiva battendo il Bologna al Dall’Ara lanciando la fuga forse decisiva in chiave scudetto: più 8 sul Milan, più 10 sull'Atalanta e più 12 su Napoli e Juventus, chiamate a recuperare lo scontro diretto, proprio come la banda Conte la sfida con il Sassuolo. Il Bologna gioca per il decimo posto e per andare a caccia di un colpaccio casalingo che con i nerazzurri manca dal lontano 2002, ma nel posticipo sono soprattutto le motivazioni a fare la differenza. Perché l’Inter si ripresenta in campo dopo tre settimane di stop a causa del match saltato con il Sassuolo causa Covid e della sosta per le nazionali, senza Perisic (assente dell’ultimo minuto) e con qualche dubbio da fugare sulla condizione fisica, ma non sbaglia un match che vale una fetta di scudetto.

Milan-Sampdoria 1-1

Marcatori: 12' st Quagliarella, 42' st Hauge Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Saelemaekers (1' st Kalulu), Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer (14' st Tonali); Castillejo (29' st Hauge), Krunic (29' st Rebic), Calhanoglu; Ibrahimovic. All.: Pioli. Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, O. Colley, Augello (44' st Yoshida); Candreva (45' st Leris), Thorsby, Silva, Damsgaard (45' Verre); Quagliarella (38' st Keita), Gabbiadini (17' st Askildsen). All.: Ranieri. Mezzo passo falso prepasquale per la vicecapolista Milan, frenata in casa dalla Sampdoria. I rossoneri salvano la faccia nel finale con una zampata del nuovo entrato Hauge, dopo che la Sampdoria aveva messo paura grazie al sempreverde Quagliarella, autore del momentaneo 1-0. Poco dopo la rete degli ospiti.  

Atalanta-Udinese 3-2

Marcatori: 19', 43' Muriel, 16' Zapata, 45' Pereyra, 26' st Stryger Larsen Atalanta (4-3-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Palomino, Gosens (1' st Djimsiti); Freuler, De Roon, Pessina (33' st Pasalic); Malinovskyi (33' st Maehle); Muriel (1' st Ilicic), Zapata (49' st Miranchuk). A disp.: Sportiello, Rossi, Sutalo, Lammers, Caldara, Kovalenko, Ruggeri. All.: Gasperini

Udinese (3-5-2): Musso; Becao, Bonifazi, Nuytinck (25' st Samir); Molina, De Paul, Walace (37' st Arslan), Pereyra, Zeegelaar (14' st Stryger Larsen); Okaka (14' st Llorente), Braaf (25' st Forestieri). A disp.: Scuffet, Gasparini, Ouwejan, Makengo, Micin, Nestorovski, De Maio. All.: Gotti.

Vittoria di marca colombiana per l'Atalanta di Gasperini che batte l'Udinese grazie a una doppietta di Muriel e una rete di Zapata. Gli ospiti hanno tenuto viva la gara grazie a Pereyra e Struger Larsen, ma la Pasqua sorride ai nerazzurri.

Cagliari-Verona 0-2

Marcatori: 9' s.t Barak, 45' +9 Lasagna
Cagliari (3-5-2): Cragno; Rugani, Godin, Klavan (16' s.t Pereiro); Zappa, Nandez (26' s.t Marin), Duncan (37' s.t Pavoletti), Nainggolan, Lykogiannis (16' s.t Asamoah), Joao Pedro, Cerri (16' s.t Simeone). All. SempliciVerona (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini, Lovato (32' s.t Magnani), Dimarco; Lazovic, Veloso, Tameze (10' s.t Sturaro), Faraoni; Zaccagni (32' s.t Salcedo), Barak (21' s.t Bessa); Lasagna. All. Juric Il Verona si tiene lontanissimo da guai ma a sprofondare ancora di più il Cagliari. In gol per gli sca Barak e Lsagna (quest'ultimo in pieno recupero)

Genoa-Fiorentina 1-1

Marcatori: 13’ pt Destro, 23’ pt Vlahovic Genoa (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Biraschi (17’ st Zajc), Behrami (25’ st Ghiglione), Badelj, Strootman (38’ st Melegoni), Zappacosta; Scamacca (38’ Shomurodov), Destro (25’ st Pjaca). All. D. Ballardini. Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Quarta; Cacares (26’ st Biraghi), Bonaventura (26’ st Eysseric), Pulgar, Castrovilli (38’ st Callejon), Venuti (44’ st Ambarabat); Ribery, Vlahovic (44’ st Kouame). All. G. Iachini. A Destro risponde Valhovic. Genoa-Fiorentina è stata una questione tra bomber, ma nonno mancate le emozioni. Ospiti in dieci per l'espulsione di Ribery.

Napoli-Crotone 4-3

Lazio-Spezia 2-1

Marcatori: 56’ Lazzari, 74’ Verde, 88’ rig. Caicedo Lazio (3-5-2) - Reina; Marusic; Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic (28' st Akpa Akpro), Leiva (32' st Cataldi), Pereira (7' st Luis Alberto), Lulic (7' st Fares); Correa, Immobile (28' Caicedo). All. S. Inzaghi. Spezia (4-3-3) - Zoet; Ferrer, Erlic, Chabot, Bastoni (20' st Marchizza); Maggiore (20' st Agoume), Ricci, Sena (25' Agudelo); Farias (71' Verde), Piccoli (26' Nzola), Gyasi. All.: Italiano. Un rigore di Caicedo consente alla Lazio di battere lo Spezia. Dopo la rete di Lazzari, ospiti abili a pareggiare il match con una sforbiciata da applausi di Verde. Nel finale espulsi Correa e Lazzari.  

Sassuolo-Roma 2-2

Marcatori: 26' pt Pellegrini (rig.), 12' st Traore, 24' st Bruno Peres, 40' st Rasapadori

Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Toljan (31' st Haraslin), Chiriches (38' st Peluso), Marlon, Rogerio; Obiang, Lopez; Traore, Djuricic (39' st Oddei), Boga; Raspadori. All.: De Zerbi. Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Karsdorp, Cristante, Mancini; Peres, Pellegrini, Diawara, Spinazzola; Perez, El Shaarawy (29' st Veretout); Mayoral (38' st Dzeko). All.: Fonseca. Non riesce a trovare la via dei tre punti la Roma di Fonseca, seppur davanti per due volte con Pellegrini (su rigore) e Bruno Peres. Di Traorè e del giovane Raspadori le reti dei padroni di casa.

Torino-Juventus 2-2

Marcatori: 13' pt Chiesa, 27' pt Sanabria, 1' st Sanabria, 34' st Cristiano Ronaldo. TORINO (3-4-1-2): Sirigu 6; Izzo 6.5, Bremer 6.5, Buongiorno 6.5; Vojvoda 6.5, Rincon 7 (20' st Lukic 6.5), Mandragora 6.5, Ansaldi 6.5; Verdi 7 (42' st Baselli sv); Sanabria 7.5, Belotti 6 (27' st Zaza sv). In panchina: Ujkani, Milinkovic-Savic, Gojak, Rodriguez, Bonazzoli, Murru, Nkoulou, Burnham, Linetty. Allenatore: Nicola 6.5. JUVENTUS (4-4-2): Szczesny 5.5; Cuadrado 6, De Ligt 5.5, Chiellini 6, Alex Sandro 5.5 (42' st Rabiot sv); Kulusevski 4 (26' st Bernardeschi 5.5), Danilo 5.5 (26' st Ramsey 6), Bentancur 6, Chiesa 6.5; Morata 5.5, Cristiano Ronaldo 6.5. In panchina: Pinsoglio, Israel, Di Paolo, Dragusin, Frabotta, Fagioli, Correia, De Marino. Allenatore: Pirlo 5.5. ARBITRO: Fabbri di Ravenna 6. NOTE: Ammoniti: Ansaldi, Rincon, Cuadrado, Sanabria, Bernardeschi. Angoli: 4-6. Recupero: 2' pt, 4' st Torino: Derby sanguigno: Toro speranze salvezza, Juve ancora difficoltà. Decisivi i portieri: Szczesny male sui gol, Sirigu bene. Pareggio giusto. Da come era cominciato, questo derby, avevamo pensato a un predominio bianconero ma, dopo il (bel) gol di Chiesa, è cresciuto il Torino che ha pareggiato con Sanabria (quattro gol in cinque partite) e la partita è diventata più equilibrata. La Juve ha avuto un’impennata in finale di primo tempo, ma sostanzialmente i granata hanno tenuto bene. Il raddoppio di Sanabria nei primi secondi della ripresa è dovuto a un erroraccio di Kulusewski (passaggio all’indietro) e un intervento inefficace di Szczesny, alla seconda figuraccia nella partita. Il pareggio di Ronaldo di testa nel finale ha salvato la Juve. Un palo di Bentancur, infine, ha creato rimpianti in casa bianconera. Questo pareggio non ha risolto i problemi delle due squadre torinesi perché esse restano dov'erano: non un passo avanti, né uno indietro. Bianconeri che non possono sperare nella rimonta, granata che devono lottare per non affogare.  

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