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Mourinho non è più special. Esonerato, anche, dal Tottenham

Jose Mourinho non è più l'allenatore del Tottenham. L'ex Special One è ormai diventato uno specialista in esoneri: con il ben servito ricevuto oggi dagli "Spurs", giunto al termine di una crisi di gioco e risultati durata mesi, salgono a quattro i licenziamenti consecutivi subiti da José Mourinho negli ultimi otto anni di carriera. Sembrano lontanissimi gli esordi gloriosi del portoghese, le molte stagioni vissute da protagonista che avevano caratterizzato gli inizi della sua brillante avventura in panchina, dal Porto al Chelsea fino allo storico triplete alla guida dell'Inter.

Le annate nella Premier

Da lì in avanti, però, al di là di qualche sporadico trionfo, si sono succeduti solo delusioni, liti e traumatici congedi, a cominciare da quello del 2013 quando Florentino Perez decise che il suo tempo a Madrid fosse scaduto. Anche il ritorno al Chelsea, nel 2013, si è concluso con il licenziamento, arrivato nel dicembre 2015, pochi mesi dopo aver vinto la Premier League (la terza personale). Identico epilogo dell'avventura all'Old Trafford: due stagioni e mezzo, una Europa League, e l'immancabile esonero, dopo essere entrato in rotta di collisione, da immancabile abitudine, con tutto l'ambiente, dallo spogliatoio alla dirigenza. E' infine durata 17 mesi la permanenza alla guida del Tottenham: chiamato nel novembre 2019 a prendere il posto di Mauricio Pochettino, Mou aveva firmato un ricco contratto fino al 2023. Discreto il rendimento la prima stagione: ereditata la squadra al 14esimo posto, l'aveva guidata fino al sesto gradino della Premier League. Male però in Europa con l'eliminazione dagli ottavi di Champions League per mano del Lipsia. Altrettanto deludente il cammino internazionale quest'anno, uscito agli ottavi contro la Dinamo Zagabria. Dopo il pareggio in casa dell'Everton, nell'anticipo di venerdì scorso, il Tottenham è settimo in campionato, staccato cinque punti dalla zona Champions.

L'ironia dell'ex bomber Lineker

"Il primo esonerato di un club di Superlega", ha scherzato Gary Lineker, ex attaccante della nazionale inglese. Un esonero comunque sorprendente, almeno nella tempistica, dal momento che tra una settimana gli Spurs sfideranno il Manchester City nella finale di Coppa di Lega. "José è un professionista assoluto, ha dimostrato grande resilienza durante la pandemia - lo ha congedato Daniel Levy, presidente del Tottenham -. E' stato un piacere lavorare assieme, e mi dispiace che non siano arrivati i risultati sperati". Con inevitable riferimento alle dieci sconfitte subite fin qui dai londinesi in Premier: mai in carriera Mourinho aveva perso così tante partite in una stagione. Una prima volta che gli è costata l'ennesima panchina

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