Lunedì 23 Dicembre 2024

Scoppia la guerra del calcio, 12 club "scissionisti" verso la Superlega europea

Andrea Agnelli

Le voci di Superlega tornano a fare capolino e stavolta sono decisamente più insistenti, in quella che potrebbe essere una rivoluzione totale per il calcio, pronta ad uccidere quello il mondo del pallone che abbiamo conosciuto finora. Dodici club sarebbero infatti pronti a dare vita ad un nuovo torneo, esclusivo e solo per le squadre d’élite. Una manovra che ha già fatto infuriare il resto d’Europa, dal premier inglese Boris Johnson ("sarebbe dannosa per il calcio"), al presidente francese Emmanuel Macron (con l’Eliseo che "sostiene la posizione dei club francesi, che si sono rifiutati di partecipare al progetto che mette a repentaglio il principio di solidarietà e di meritocrazia nello sport") passando ovviamente per l’Uefa fino a cascata a leghe e federazioni nazionali, anche perché arriva alla vigilia della riunione del Comitato Esecutivo della federcalcio continentale di domani che dovrebbe dare il via libera alla nuova Champions. Un tema che, complice rapporti che non sarebbero più idilliaci tra il presidente Uefa Ceferin e il presidente dell’Eca (oltre che della Juventus) Andrea Agnelli, sembra aver portato allo scontro frontale. Tanto che anche la stessa associazione dei club europei si è schierata contro la Superlega, di fatto smentendo quello che è attualmente il suo numero uno. E ora resta da capire fino a che punto il progetto sia un modo delle big per cercare di incassare più soldi da un eventuale nuovo format Champions o sia davvero un tentativo di sfilare il meglio del calcio europeo dalle mani di Uefa e leghe. Le italiane Juventus, Milan e Inter, oltre alle inglesi Manchester United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea e Tottenham, e alle spagnole Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid: sarebbe questa la formazione iniziale della competizione (che sarebbe a 18 squadre, con 15 fisse), voluta in particolar modo dal presidente del Real Madrid Florentino Perez e che sarebbe supportata finanziariamente dal colosso statunitense Jp Morgan, mentre Dazn ha smentito un suo interessamento. Un progetto di cui non farebbero parte invece PSG e Bayern Monaco, altre due big che però si sono tirate fuori confermando la loro fedeltà all’Uefa. E proprio i bavaresi sarebbero dietro la dura reazione della federcalcio continentale, perché il ceo Rummenigge avrebbe, secondo quanto appreso dall’ANSA, svelato a Ceferin il progetto imminente (tanto che un comunicato era già atteso in serata), con tanto dei nomi delle squadre. L’Uefa ha così risposto duramente alle indiscrezioni, minacciando di escludere i club da ogni competizione e di vietare ai giocatori di rispondere alle convocazioni delle nazionali. «Resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto - si legge in una nota congiunta insieme a Figc, Lega Serie A, Liga, Premier League e le federazioni di Spagna e Inghilterra - prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada (si parla di possibile richieste di danni per 50 miliardi, ndr). Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo». Poi l’attacco: «Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali». Immediata è stata anche la reazione della Lega Serie A alle indiscrezioni, tanto da convocare un Consiglio d’urgenza a mezzogiorno: toni caldi, ma che hanno portato a condividere la posizione poi emersa dal comunicato con le altre leghe e l’Uefa, nonostante del Consiglio faccia parte anche il presidente del Milan Scaroni. Ma lo scontro sulla Superlega sembra essere solo all’inizio.

leggi l'articolo completo