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Il Napoli vola con super Insigne, Lazio affondata. La Roma riprende l'Atalanta

Napoli-Lazio 5-2

Troppo Napoli per la Lazio nel posticipo infrasettimanale della 32esima giornata, vinto dai partenopei per 5-2 nonostante la reazione d’orgoglio capitolina. Decide la doppietta di un super Insigne oltre ai sigilli di Politano, Mertens e Osimhen, mentre sono inutili le reti di Immobile e Milinkovic: azzurri che si portano a -2 dalla coppia Atalanta-Juventus al terzo posto e addirittura a -3 dal Milan secondo, tenendo apertissima la volata Champions alle spalle dell’Inter capolista. Pronti via e subito scintille allo Stadio Maradona: Manolas va giù in area biancoceleste, Lazzari sul ribaltamento viene steso in area partenopea, Di Bello lascia correre ma con l’aiuto del Var punisce il primo fallo sul difensore greco e assegna il rigore al Napoli. Insigne non sbaglia e fa 1-0, dopo cinque minuti Politano raddoppia. Gli ospiti sembrano in affanno, al 18' però vanno ad un passo dal riaprirla con Correa sfortunato nel colpire un palo clamoroso. La squadra di Gattuso si salva e resta in netto controllo delle operazioni, chiudendo poi i conti nei primi minuti della ripresa con un gol magnifico di Insigne, che piazza un destro morbidissimo alle spalle di Reina per la doppietta personale. Ancor più bella forse la rete di Mertens, capace d’inventarsi un destro di prima dal limite su assist di Zielinski, tiro terminato direttamente sotto l’incrocio dove Reina non può arrivare. Immobile e Milinkovic provano a ridare fievoli speranze alla Lazio, rese vane dalla rete del neo entrato Osimhen che firma il definitivo 5-2.

Roma-Atalanta 1-1

A una settimana dall’appuntamento più importante della sua stagione, la semifinale di Europa League contro il Manchester United, la Roma ottiene un punto forse insperato alla vigilia (vista la brutta figura di Torino) contro un’Atalanta che sembrava lanciata verso il secondo posto e invece è costretta a rallentare. Dopo il primo tempo, il match sembrava un’autentica sinfonia degli uomini di Gasperini, ma la Dea è riuscita a essere nettamente superiore agli avversari, rispetto ai quali correva il doppio, soltanto per un’ora. Poi la partita è cambiata dopo l'espulsione di Gosens al 24' st per doppia ammonizione e, nonostante la forza e l’intensità che ha messo nel suo gioco, alla fine l’Atalanta si è complicata la vita da sola. Dopo aver chiuso i primi 45' in vantaggio per il gol di Malinovskyi (bella la sua conclusione sul cross di Gosens) e aver mancato il raddoppio in almeno tre occasioni, con Freuler e Zapata e grazie anche agli interventi di Pau Lopez, la squadra bergamasca insisteva anche a inizio ripresa, quando Muriel (entrato al posto di Ilicic) falliva un gol praticamente già fatto. Poi Gosens prendeva due gialli (giusti, nonostante le proteste di Gasperini) nel giro di un quarto d’ora e lasciava i suoi in inferiorità numerica. A quel punto veniva fuori la Roma dei tre ex atalantini della difesa giallorossa, Mancini-Cristante-Ibanez. E proprio uno di loro, Bryan Cristante (uno dei migliori nel team di casa), con una rasoiata al 30' della ripresa batteva Gollini (non irreprensibile nella circostanza) e pareggiava i conti.

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