Tutto rimandato a mercoledì 5 maggio. Al "Di Stefano" finisce 1-1 tra Real e Chelsea nella semifinale di andata di Champions che era anche la sfida della rivoluzione fallita (quella della Superlega, tra due dei soci fondatori). Il risultato di oggi vuol dire che il Madrid si ferma parzialmente dopo quattro vittorie di fila nell’Europa che conta, e che Thomas Tuchel conferma la propria tradizione positiva, nel senso che non perde, con il collega Zinedine Zidane. La partita, sotto una pioggia scrosciante, ha avuto un doppio volto, con un bel primo tempo e una ripresa certo meno spettacolare, anzi proprio noiosa, in cui la difesa degli ospiti ha confermato di essere difficilmente perforabile tenendo a bada con facilità le poche iniziative delle "merengues". Che ora dovranno soffrire per andare a conquistare in Inghilterra, a Stamford Bridge, la qualificazione alla finale di Istanbul contro Psg o Manchester City. In ogni caso, al Real basterà vincere, con qualsiasi punteggio, per passare il turno e giocare l'ennesima finale della sua storia. Intanto il presidente Florentino Perez si consola con un comunicato della tifoseria ufficiale (quindi non gli ultrà) che ha fatto sapere di appoggiarlo totalmente nell’idea della Superlega. La partita è, in pratica, quella del primo tempo. Squadre entrambe con la difesa a tre, ma con il Chelsea con il tridente davanti (ma senza Giroud e Ziyech, ai quali Tuchel preferisce Werner e Pulisic), mentre Zidane si affida a Benzema e Vinicius. Lo 0-1 al 14', dopo varie iniziative del Chelsea, porta la firma di Pulisic: lancio di Rudiger per l’americano, che sfugge a Nacho e Militao e dribbla secco su Courtois in uscita segnando con una botta da dentro l’area. Al 29' pareggia il solito Benzema, che sugli sviluppi di un corner riceve palla dopo una doppia sponda Casemiro-Militao e fa 1-1 con una bellissima girata. Nella ripresa il Real è senza idee, e non cambia le cose l'ingresso del grande ex Hazard, il Chelsea controlla la situazione e tutto è rimandato alla gara di ritorno, magari sperando in uno spettacolo migliore.