Festa Ducati e tanta Italia sul podio a Jerez de la Frontera. Al trionfo di Jack Miller si unisce la festa tricolore di Francesco Bagnaia, secondo a completare la doppietta della Rossa delle due ruote, davanti alla Yamaha Petronas di Franco Morbidelli. Per 'Pecco' anche la grande soddisfazione d’aver preso la testa del Mondiale con due punti di vantaggio sull'ex leader Fabio Quartararo, solo tredicesimo con la Yamaha ufficiale. Bel sesto posto per l’Aprilia con Aleix Espargaro, mentre continua il momento no di Valentino Rossi che, mai in gara, non riesce a far meglio di un diciassettesimo posto. In difficoltà anche l’altro ex re del Circus Marc Marquez che comunque riesce a risalire fino al nono posto. Quella firmata oggi dalla Ducati è una doppietta storica su una pista tradizionalmente non favorevole alla casa di Borgo Panigale: l’ultimo pilota della Rossa delle due ruote a vincere a Jerez pista era stato Loris Capirossi nel 2006. Le Ducati riescono a oscurare le favoritissime Yamaha ufficiali che dopo i primi giri vanno in difficoltà con Quartararo che sembra accusare dei problemi fisici, in particolare al braccio destro. Male anche Maverick Vinales mai protagonista e solo settimo al traguardo. «Sono felice - ha detto un emozionato Bagnaia al termine della sua gara - ho cercato di gestire le gomme perché il posteriore scivolava tanto, però ho perso troppo tempo e non sono riuscito più a colmare il gap da Miller. Sono davanti al campionato, dopo una pista così difficile per la Ducati, e invece siamo riusciti a fare una doppietta». A Jerez è una specie di tripletta italiana grazie al podio di Morbidelli capace di rimontare fino alla terza posizione con una Yamaha non ufficiale, un risultato che per il pilota romano cresciuto nella 'cantera' di Valentino Rossi a Tavullia equivale ad una vittoria: «Questo podio, per le condizioni che avevo in pista e per il momento che stiamo attraversando, vale come una vittoria». E’ grande poi l’emozione per il trionfo firmato dall’australiano Miller che scoppia a piangere dopo aver tagliato il traguardo togliendosi la maschera da 'durò: «Ho cercato di fare il massimo, sapevo di avere un buon ritmo e ho fatto un pò di giri da solo. Sono riuscito a mantenere il vantaggio negli ultimi 7-8 giri, sono stati i giri più lunghi della mia carriera, è indescrivibile quello che provo adesso, mi sento sovrastato dalle emozioni. Vorrei - conclude Miller - che i miei genitori fossero qui a festeggiare con me, ma so che lo stanno facendo a casa in questo momento».