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Il Giro d'Italia riparte da Ganna: è lui il re del prologo. Bene Nibali, a soli 3'' da Yates

Da Ganna a Ganna, il prologo del Giro d’Italia 2021 è una deja-vu dello scorso ottobre. Che sia in Sicilia, da Monreale a Palermo come nel 2020, o tra le strade di Torino il risultato non cambia. In Piemonte, scelto per aprire la corsa rosa per il 160° anniversario dell’unità d’Italia, il campione del mondo del team Ineos Grenadiers chiude gli 8.6 km in 8'47", all’ineguagliabile media di 58.69 km/h. "Più di testa che di gambe - racconta il corridore azzurro alla Rai -. Già da ieri c'era tensione, non partivo con i pronostici a mio favore, ma la volevo. Abbiamo dato un bel segnale. Forse ho rischiato più del dovuto. Poco dopo la partenza già non sentivo più ciò che mi dicevano nella radiolina che ho all’orecchio. Mi sono detto 'Ricordati di non sbagliare nelle curve. Fortunatamente me le sono ricordate tutte. Ero lucido di testa e siamo pronti ad affrontare i prossimi 20 giorni". Una prova solamente da applaudire, così come ha fatto Edoardo Affini. Il classe 1996 della Jumbo-Visma ha sognato a lungo la maglia rosa, ma alla fine si è ritrovato a 10" di distacco da 'Top Ganna".
"Mi spiace per i ragazzi che dovranno lavorare duramente per me, ma avere una maglia rosa è molto bello - prosegue Filippo - Il ds Tosatto mi ha detto di essere la colla, tenere alto il morale del gruppo. Anche i ragazzi si stanno affezionando a me e questo mi fa molto piacere". Ganna si è lanciato subito dopo Remco Evenepoel, autore di un sorprendente settimo posto (a 19" di ritardo) dopo nove mesi senza gare a seguito del terribile incidente nel Lombardia. "Questa gara ha un grandissimo significato. Ero lì alla partenza con grande emozione, a tratti persino con le lacrime agli occhi - spiega il belga della Deceuninck - Era speciale, finalmente si ricominciava. Non posso che essere orgoglioso di questa performance, soprattutto perché era una crono breve che non è la mia specialità, sono molto felice".

Sul podio di giornata, assieme ai due italiani, ci va invece il norvegese Foss (Jumbo-Visma), quarto Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step), per 15 giorni in maglia rosa nel 2020. Decimo Gianni Moscon (Ineos Grenadiers) mentre si marcano stretto gli uomini di classifica: Simon Philip Yates e Bernal sono separati da un solo secondo, ma è lì anche un ottimo Vincenzo Nibali. Lo 'Squalò, pur con un polso in disordine, è al 50° posto nella cronometro ma con soli 3" di distacco da Yates. E da domenica si inizia a far sul serio: la seconda tappa, da Stupinigi a Novara, sarà lunga 179 km.

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