Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

A un grande Milan la sfida Champions, la Juve è quasi fuori. Super Atalanta

Veleni per rigore dato e tolto ai sanniti; Sassuolo è settimo

Benevento Cagliari finisce non senza polemiche

Nella lotta per un posto Champions impresa din un grande Milan, che nel posticipo passa 3-0 sul campo della Juventus (a segno Diaz, Rebic e Tomori, Kessiè si fa parare un rigore) e si installa al terzo posto, mentre i bianconeri si allontanano dall’Europa che conta. Delusione clamorosa per i bianconeri che dopo nove scudetti di fila, adesso rischiano seriamente di essere fuori dalla Champions. L’Atalanta strapazza, come da copione, il Parma ormai in B, si istalla al secondo posto da solo, in attesa dello spareggio Juve-Milan. Dopo il successo ampio del Napoli e la sconfitta della Lazio, passa verosimilmente da cinque a quattro la volata per tre poltrone Champions. L’Inter continua a macinare avversari in una festa scudetto senza fine mentre il Sassuolo mette pressione alla Roma salendo al settimo posto che vale l’Europa grazie al successo in casa del Genoa. Turno basilare per la lotta per non retrocedere. Il Cagliari vince la 'battaglia' di Benevento inguaiando la squadra di Inzaghi in caduta libera, principale indiziata ad accompagnare in B Crotone e Parma. Ma il rigore dato e poi tolto da Doveri sull'1-2 avvelena il post partita. Ora il Benevento deve fare la corsa sullo Spezia, che è avanti tre punti. Un punticino senza infamia e senza lode per il Torino che resiste alla maggiore pressione di un Verona che ha perso da tempo la sua carica positiva.

C'erano pochi dubbi sulla vittoria dell’Atalanta, poderosa macchina da guerra dal rendimento omogeneo. Una prodezza di Malinovskyi sblocca il risultato e toglie al Parma anche la speranze di fare almeno bella figura. Gosens due volte, una traversa di Zapata fanno capire che in campo c'è una squadra sola. Nella ripresa il pollice verde di Gasperini fa fiorire altre gemme: dentro Muriel e Pessina che confezionano l’assist e il gol del raddoppio. Poi solo accademia nerazzurra col secondo posto che Gasp non vuole più mollare. Nel quarto d’ora finale ci sono cinque gol, col 5-2 finale per gli ospiti grazie anche a una doppietta di Muriel. La squadra più in forma, il Sassuolo di De Zerbi, che sembra attratto dall’avventura-Shakhtar, si regala il quarto successo in cinque gare dando sostanza al sogno della qualificazione europea. Il Genoa non è ancora salvo e vorrebbe chiudere il conto, ma Raspadori si inventa un gol di pregevole fattura e il Genoa protesta a lungo per un gol di Zajc annullato dal var. Un errore dell’esperto Masiello regala il raddoppio all’implacabile capitan Berardi e il gol di Zappacosta aumenta solo i rimpianti dei liguri. Il Sassuolo continua a filare come un treno. La sfida più drammatica si chiude col tripudio del Cagliari e la disperazione del Benevento, che vede spalancarsi l’incubo della retrocessione. È una partita giocata a cento all’ora nonostante il caldo. I sardi trovano il jolly dopo pochi secondi con un sinistro a giro di Likogiannis che è un colpo duro per i campani che hanno però una reazione di sostanza: trovano il pari con un tocco sotto di Lapadula, poi sfiorano il raddoppio con Schiattarella e Caprari. Nella ripresa è il Cagliari ad attaccare e a trovare il gol pesantissimo con Pavoletti. Il Benevento si getta a capofitto in avanti: Asamoah stende Viola, l’arbitro Doveri prima concede il rigore poi rivede l'azione e si rimangia la decisione provocando roventi polemiche. Joao Pedro poi fissa il 3-1 e il Cagliari fa forse il salto decisivo verso la salvezza. Un punto importante per il Torino che va in vantaggio a Verona con Vojvoda, ma i veneti conquistano un meritato vantaggio, avendo creato più occasioni, con Di Marco.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia