Salernitana in serie A, Monza ai playoff. E’ questo il responso del turno finale del torneo cadetto, ed è come dire che nella corsa a un posto nella massima serie Claudio Lotito ha prevalso su Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, quest’ultimo già suo avversario in tante battaglie in lega. L’ultima giornata del torneo cadetto regala la promozione ai granata campani, che tornano in A a 23 anni di distanza: mancavano da quel 1998-99 in cui stabilirono il record dei posti dello stadio Arechi tutti venduti già in abbonamento.
Ma se si parla di passato, mai finora due club in serie A avevano avuto identica proprietà. «Ora è il giorno di festeggiare, poi i dirigenti sapranno trovare la soluzione», dice il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Le regole Figc sono chiare: Lotito ha 30 giorni per cedere la società, e se non arriveranno offerte le norme prevedono che a proprietà invariata il club perda il diritto alla promozione. Dietro la Salernitana, la delusione è di Berlusconi e Galliani, convinti di aver allestito a Monza uno squadrone in grado di dominare il torneo cadetto, all’insegna del calcio offensivo come piace al patron vincitore di tutto con il Milan. Invece il team brianzolo non ha praticamente mai primeggiato e ora dovrà passare sotto le forche caudine della post season, in cui, se anche tutto andasse per il verso giusto, nelle finali per la A rischia di trovare un rivale molto coriaceo come il Lecce.
Ma, almeno, a Monza non avranno il problema del cambio di proprietà se il club dovesse salire, visto che Berlusconi il Milan lo ha venduto già da qualche anno e ora può vivere pienamente la nuova avventura, cominciata con la vittoria in Serie C e che dovrà necessariamente avere come approdo la massima serie. Da raggiungere se non ora, nella prossima stagione, come disse Galliani a inizio campionato quando si diede due anni di tempo. Intanto oggi c'è stata questa bruciante sconfitta interna nel derby lombardo con il Brescia, che così facendo ha guadagnato i playoff. Quanto a Lotito, dopo essersi goduto il trionfo e anche gli elogi per aver scelto l’allenatore giusto per tentare la scalata (Fabrizio Castori, già artefice del miracolo Carpi, è uno specialista della B, e l’allenatore in attività con più presenze in questo campionato, con 489 panchine, e il sesto di tutta la storia della serie cadetta), ora dovrà cedere la società, come gli ha preventivamente ricordato, questa mattina, il presidente della Figc Gabriele Gravina. I giorni a venire scioglieranno l'interrogativo, c'è tempo fino al 30 giugno, e intanto Lotito si è preso la soddisfazione di precedere allo sprint un vincente come Berlusconi. E chissà, se lascerà Salerno, che non si porti dietro, alla Lazio, giocatori interessanti come quel Tutino, ragazzo di scuola Napoli, che anche oggi è andato a segno.
La 38/a giornata e ultima di questo torneo ha "celebrato" anche il debutto di un arbitro donna, Maria Marotta al Granillo per Reggina-Frosinone, sfida nella quale gli ospiti hanno schiantato i calabresi. E a proposito: ci sono state solo lacrime per un’altra squadra della Calabria, il Cosenza la cui retrocessione era annunciata e si è concretizzata a Lignano dopo la sconfitta contro il Pordenone, che a sua volta ha evitato i playout.
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