Lo sport ai tempi del Covid, e del coprifuoco, prevede anche la possibilità di cominciare una partita con il pubblico e finirla senza.
E’ il caso dell’atteso match negli Internazionali d’Italia, al Foto Italico di Roma, fra Lorenzo Sonego e Dominic Thiem, vinto dal torinese dopo una battaglia di oltre tre ore e una pausa di 23' fra secondo e terzo set per permettere alle persone di tornare a casa.
Con l’approssimarsi delle ore 22, infatti, si temeva da un momento all’altro l’annuncio che nessuno sugli spalti voleva sentire.
«So che non è facile. Ma il rispetto delle regole e il rispetto dello sport impone a tutti noi di rispettare quello che le autorità ci hanno concesso - la sintesi del messaggio -. Ragazzi, capisco il dispiacere, lo capiamo tutti. Ma il rispetto delle regole in questo momento è fondamentale. Grazie di cuore, viva lo sport, viva il tennis. Ci vediamo domani», si sente dagli altoparlanti della Grand Stand Arena, dove veniva invitato il pubblico a tornare nelle proprie abitazioni per il rispetto del coprifuoco.
Il deflusso è stato regolare, ma l’amarezza dei tifosi tanta, compresi per quelli che al Pietrangeli stavano assistendo al match tra Bautista e Rublev.
«Solo in Italia succedono queste cose», si legge sui social e mormorano i tifosi, mentre lasciano le tribune del Foro Italico.
In realtà dei precedenti c'erano già stati e uno di questi sempre con un italiano coinvolto. A Madrid, infatti, nel corso del quarto di finale tra Matteo Berrettini e Cristian Garin, a pochi minuti dalle ore 23, il pubblico presente fu invitato ad abbandonare lo stadio per via del coprifuoco che sarebbe scattato di lì a poco.
Come per Berrettini, però, anche Sonego passa il turno, senza prendersi gli applausi del pubblico, ma li riceverà domani sempre alla Grand Stand Arena, dove contro Rublev si giocherà la qualificazione alla semifinale.
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