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Giro d'Italia: la prima di Vendrame, Bernal controlla la corsa

Vendrame batte Hamilton allo sprint e si porta a casa la sua prima tappa a Bagno di Romagna. È il secondo italiano dopo Filippo Ganna a esultare quest’anno. Mentre gli uomini di classifica si sono controllati, si è infilato in una fuga numerosa, ha resistito a salite e discese e ha battuto nel finale l’unico rimasto con lui, l’australiano Chris Hamilton. «Non riesco neanche a parlare dall’emozione. Nel 2019 la vittoria mi era sfuggita per dei salti di catena, oggi si è avverato un sogno», ha detto. «Essere qui a vincere è una cosa fantastica, ne ho passate di cotte e di crude». Come nel 2016, quando un’auto lo investì. Oppure quando, lo scorso dicembre, è stato aggredito da un automobilista, mentre si allenava sulle strade di casa. Episodi che lo avevano portato a pensare di smettere con il ciclismo. La Ineos della maglia rosa Bernal ha guidato con tranquillità e solo alla fine, con uno scatto d’orgoglio in discesa, si segnalano 8 secondi recuperati da Vincenzo Nibali, dopo un precedente tentativo insieme a Ciccone in salita, non riuscito.

La corsa ha perso nei primi chilometri pezzi importanti, alcuni per cadute. Come Alessandro De Marchi, due giorni in rosa, trasportato all’ospedale di Firenze con una sospetta frattura alla clavicola. Marc Soler della Movistar, anche lui in terra subito, ha provato a resistere un po', ma è stato costretto a lasciare. E poi lo svizzero Gino Mader, già vincitore ad Ascoli, Alex Dowsett, compagno di squadra di De Marchi alla Israel e infine Fausto Masnada, possibile aiuto per Evenepoel sulle Alpi, alle prese con una tendinite. Nella tappa dedicata a Bartali la fuga è scattata proprio dal paese di Ginettaccio, Ponte a Ema, dove il gruppo ha omaggiato la memoria di un altro grande della storia del ciclismo, Alfredo Martini, a 100 anni dalla nascita. Sul Carnaio, a 20 dal traguardo, sono rimasti in sei, poi in quattro: due italiani, Brambilla e Vendrame e due dall’Oceania, l'australiano Hamilton e il neozelandese Bennet. Vendrame ha provato a fare la differenza in salita, Bennet in discesa. Ma tutto si è deciso nel falso piano finale, con Hamilton e Vendrame che si sono avvantaggiati di qualche decina di metri e se la sono giocata allo sprint, che ha sorriso al veneto.

La classifica generale

1. Egan Bernal (Col- Ineos Grenadiers) in 48h29'23"
2. Aleksandr Vlasov (Rus- Astana) a 45"
3. Caruso (Ita- Bahrain Victorious) a 1'12"
4. Carthy (Gbr) a 1'17"
5. Yates (Gbr) a 1'22"
6. Buchmann (Ger) a 1'50"
7. Evenepoel (Bel) a 2'22"
8. Ciccone (Ita) a 2'24"
9. Foss (Nor) a 2'49"
10. Martinez Poveda (Col) a 3'15"
13. Nibali (Ita) a 4'4"

 

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